Da più di mezzo millennio il simbolo che contraddistinse i libri che dava alle stampe – un'àncora con un delfino – assieme al motto che lo...
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Lo potè fare perché scelse Venezia, dove una fortunata unione di menti feconde diede vita a uno dei momenti più alti della Storia. Ma, come spesso accade ed è accaduto, nemmeno lui era nato nei territori della Serenissima e anzi era arrivato in laguna in età matura: nato a Bassiano, piccolo borgo laziale, tra il 1449 e il 1452, si formò a Roma negli studi classici proprio negli anni in cui Conrad Sweynheym e Arnold Pannartz vi impiantarono la loro officina tipografica (la prima mai aperta in Italia), e poi a Ferrara. Compagno di studi di Giovanni Pico della Mirandola, nel 1482 seguì l'amico nella città emiliana, e successivamente fu tutore dei due nipoti di Pico, Alberto III Pio e Lionello Pio, principi di Carpi. Fu forse Alberto il primo finanziatore della successiva attività di stampatore di Manuzio, che si vide anche regalare dal principe – col quale mantenne un legame saldo per tutta la vita – alcuni terreni nei pressi di Carpi. Ma il suo amore per i classici latini e soprattutto greci lo poteva portare in una sola città, all'epoca: Venezia, dove non solo esisteva una vasta comunità greca, rifugiatasi in laguna dopo la conquista ottomana di Costantinopoli del 1453, ma anche l'intera collezione di codici e manoscritti greci lasciati alla città dal cardinale Bessarione, coi quali era stata istituita la Biblioteca Marciana...
Era il 1490, e intuendo le potenzialità del nascente panorama tipografico Manuzio impiantò la sua attività a Sant'Agostin. In circa vent'anni stampò centotrenta edizioni in greco, latino e volgare. Il suo catalogo (fu il primo a istituirne uno) costituì una specie di enciclopedia del sapere umanistico. Ma se si fosse fermato a questo non sarebbe stato il genio che fu; invece Aldo Manuzio sistemò in maniera determinante la punteggiatura: il punto come chiusura di un periodo, la virgola, l'apostrofo e l'accento impiegati per la prima volta nella loro forma odierna, nonché l'invenzione del punto e virgola.
Il Gazzettino