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TREVISO - L’avvocatessa civilista Manuela De Candido si è spenta ieri, alle 3 della mattina, dopo sei mesi di malattia, affrontata sempre con il sorriso e il confronto della sua amata famiglia. La professionista, 61enne, molto stimata dai colleghi e dall’intero ambiente forense, aveva scoperto il male questa estate, al ritorno da una vacanza. Seguita dall’ospedale di Verona aveva voluto lavorare finchè era stato possibile. Poi, la malattia era stata più forte anche della sua ferrea volontà e della sua voglia di vivere.
CHI ERA
Laureatasi all’Università di Padova, aveva superato brillantemente l’esame da procuratore ed era iscritta all’Ordine degli Avvocati dal 1990.
LA PASSIONE
Scomparso Italo, a portare avanti l’attività del club ci aveva pensato proprio l’avvocatessa, insieme al fratello Furio. «Era esperta sciatrice, ma della montagna amava ogni stagione. Spesso accompagnava sulle piste i figli di tanti colleghi iscritti allo sci club» racconta un collega. Mentre altre voci arrivano da amici e professionisti che dividevano con lei le aule dei tribunali. «La ricordiamo come una professionista esperta, una persona per bene, tenace, non mollava mai». E, un’amica: «La ricordo per l’estrema generosità nei confronti di tutti e per la dedizione assoluta nella crescita dei figli». La data del funerale non è stata ancora fissata. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino