TREVISO - Rinascere tornando a stringere un volante e riassaporando la possibilità di spostarsi autonomamente. Rinascere è il titolo che Manuel Bortuzzo ha dato al...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VIDEO Manuel Bortuzzo a Che Tempo Che Fa, la speranza di poter tornare a camminare
MANUEL BORTUZZO SU INSTAGRAM
LA SPERANZA La speranza di Manuel «Danni non definitivi tornerò a camminare»
MANUEL BORTUZZO GUIDA L'AUTO: VIAGGIO VERSO ROMA
A dieci mesi da quello sparo, Manuel ha superato l'esame di guida con l'auto dotata di comandi manuali. È arrivato davanti alla Motorizzazione di Treviso poco prima delle 8.30, accompagnato dal papà Franco Bortuzzo e dalla mamma Rossella. Qui è salito a bordo della Fiat Punto dell'autoscuola per fare l'esame, lasciando la carrozzina nel parcheggio. E poi ha portato a termine in modo impeccabile il giro per le strade della città.
Il suo primo viaggio sarà verso Roma. Si metterà alla guida della Jeep Renegade che gli è stata regalata dalla proprietà e dai dipendenti della concessionaria De Bona, dove lavora il padre. La consegna è andata in scena nel primo pomeriggio di ieri nella sede di Vicenza.
Manuel, tecnicamente si è trattato di un accertamento da parte della Motorizzazione, visto che avevi già la patente. Com'è andato?
«Per me è stata un'altra conquista. Potrebbe sembrare piccola, sì, ma è fondamentale. Lo ripeto spesso: consiglio a tutti di cercare l'indipendenza il prima possibile. Perché indipendenza vuol dire libertà. E la libertà è felicità. Io adesso potendo tornare a muovermi autonomamente sarò ancora più felice».
È stato difficile imparare a guidare con un sistema manuale? C'è stato per caso qualche timore di non riuscire a passare l'esame?
«No, è stato molto semplice. Ho la patente già da due anni. Quindi non è stato troppo difficile adattarsi ai nuovi comandi. Niente di particolarmente speciale. Ormai la tecnologia è arrivata a un livello davvero altissimo. Ora guido semplicemente tenendo in mano una levetta che mi consente di accelerare e di frenare. Si tratta di un sistema molto intuitivo».
La concessionaria De Bona ha voluto regalati una nuova Jeep Renegade per accompagnarti in questo tratto di rinascita.
«Mi hanno fatto un gran regalo e io non posso far altro che ringraziarli infinitamente».
Pronto per il primo viaggio da Treviso verso la Capitale?
«Si, adesso tornerò a Roma. E poi utilizzerò la macchina per andare ad allenarmi in piscina e per andare a trovare gli amici e per far festa con loro. Insomma, per fare tutte le cose che ho sempre fatto».
Quali sono le sensazioni dopo la pubblicazione del libro? Il sottotitolo dice: L'anno in cui ho ricominciato a vincere.
«Sta andando benissimo. Negli ultimi giorni ho fatto delle presentazioni tra Treviso e Montebelluna. C'era veramente tantissima gente. Sento sempre un grande affetto. Assolutamente. Colgo l'occasione per mandare un abbraccio a tutte le persone di Treviso e della sua provincia, che si sono fatti sentire, eccome se si sono fatte sentire».
Le prossime tappe e le prossime sfide?
«Continuare ad allenarmi in modo costante. Continuare a fare quello che sto facendo. Sento che sono sulla strada giusta per arrivare a grandi risultati».
A cominciare dall'obiettivo di tornare a camminare senza per forza attendere un miracolo della scienza?
«Esatto. Non si aspetta proprio niente. Ci si fa il mazzo per vedere cosa si può recuperare: il più possibile. C'è una piccola speranza di fare qualcosa di buono. Quindi si va avanti così, semplicemente».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino