Trova i ladri in casa e rischia il malore, il bandito se ne accorge e la calma

Trova il ladri in casa e rischia il malore, il bandito se ne accorge e la calma
MANSUÈ - Rientra dalla messa prefestiva e si ritrova faccia a faccia con due ladri. È accaduto a un'anziana donna che abita in centro, al primo piano di un...

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MANSUÈ - Rientra dalla messa prefestiva e si ritrova faccia a faccia con due ladri. È accaduto a un'anziana donna che abita in centro, al primo piano di un palazzo nei pressi di piazza San Tiziano. Anna (il nome è di fantasia) è la signora 86enne che sabato scorso è rientrata a casa intorno alle 19.30 dopo la messa prefestiva. Era insieme a un vicino di casa. Mentre l'uomo andava a parcheggiare l'auto, lei è entrata nel suo appartamento. Accesa la luce dell'ingresso, l'anziana si dirige verso il ripostiglio per togliersi le scarpe. Fa per aprire la porta di comunicazione con il reparto notte e si accorge che non è chiusa. Allarmata, la spinge per ritrovarsi di fronte ben due ladri.


LA REAZIONE
«Ho urlato: cosa fate qui? - racconta Anna e poi ho cercato di gridare quanto più potevo ma la voce per lo choc mi moriva in gola. Non riuscivo più a parlare, mi si bloccava il respiro». Uno dei malviventi, vista la malaparata, sguscia velocissimo verso la porta-finestra, che aveva forzato in precedenza con il complice. L'altro resta di fronte ad Anna, s'accorge che la donna è terrorizzata. «Si è reso conto che stava per venirmi un malore prosegue Anna -  mi ero portata la mano sinistra sul cuore, non riuscivo a respirare. Il ladro, che era a volto scoperto, mi ha detto: stare calma, stare calma, non ti faccio male. Ha capito che stavo malissimo, forse ha pensato che potevo morirgli là davanti. Tutto si è svolto in una manciata di secondi. Mentre mi diceva stare calma è andato svelto verso la porta-finestra. Prima di uscire si è voltato è mi ha detto: non ti ho preso niente. Poi è sparito nel buio. Aveva l'accento straniero». Per Anna sono stati momenti eterni e terribili. In qualche modo è riuscita a telefonare ai fratelli, abitano anch'essi a Mansuè.

I SOCCORSI

«Dopo aver chiamato i miei fratelli, ho fatto il 112 e i carabinieri sono arrivati subito. Hanno fatto di tutto per confortarmi e tranquillizzarmi». I ladri erano saliti dal terrazzo. Qui hanno smontato il pannello, riuscendo ad entrare. «Hanno rovistato nelle mie due camere dice Anna ma non hanno trovato nulla, né soldi né gioielli. Non hanno avuto molto tempo per cercare, forse non pensavano che io rimanessi assente solo per un'ora. Posso solo dire che mi ritengo fortunata. Se ne sono andati senza farmi alcun male. In un'altra circostanza, se fossero stati ladri sotto l'effetto di droghe, magari mi avrebbero legata, picchiata, chissà cos'altro. Ma cosa pensavano di trovare a casa di una pensionata?».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino