PORDENONE - Luminarie natalizie accese per più tempo. Per la precisione sarà possibile protrarre già da queste festività, per altre due settimane, rispetto al mese già consentito, la durata degli addobbi e lasciarli accesi fino a mezzanotte, anziché solo fino alle 22 come attualmente prevede la legge regionale. Questo grazie all'emendamento di Fratelli d'Italia alla manovra di assestamento autunnale approvata a maggioranza dal Consiglio regionale. Spicca poi lo stanziamento di 50 milioni di euro per la copertura anche nel 2024 per gli impianti fotovoltaici, solari termici a favore dei privati: ciò consente di mantenere il bando attivo anche nei prossimi mesi di novembre e dicembre in modo da procedere immediatamente con l'inizio del prossimo anno all'erogazione dei contributi. Intanto, il 2023 si chiuderà con un effetto stimato di 400 persone in più nel Servizio sanitario regionale e un aumento di spesa di 20 milioni di euro.

Con un emendamento, poi, la Lega garantisce ulteriori risorse (330mila euro) al mondo delle Pro Loco e associazioni senza fini di lucro che operano nei Comuni fino a 15mila abitanti per l'organizzazione di sagre, feste e fiere tradizionali. Sempre di iniziativa del Carroccio, i 100mila euro per interventi ed iniziative non solo in occasione della giornata in ricordo della tragedia del Vajont ma che si prolungheranno durante tutto l'anno. Due altri emendamenti leghisti concedono rispettivamente alla banda giovanile Anbima un contributo di 40mila euro per il 2023 e 180mila euro per lo scorrimento della graduatoria degli incentivi ad associazioni e società sportive senza fini di lucro con sede in regione per l'acquisto di automezzi destinati al trasporto di atleti e materiale sportivo. Ed ancora in assestamento, 18 milioni vanno alla sicurezza degli impianti sportivi e 3,5 milioni per i musei comunali, 5 milioni per il bando che prevederà finanziamenti volti all'attrazione di investimenti a sostegno di startup innovative e progetti inerenti il settore delle Scienze della vita. Di rilievo anche i 300mila euro per gli atenei di Trieste e Udine.