L'ex sindaco Manildo positivo al Coronavirus: ricoverato in ospedale

L'ex sindaco Manildo positivo al Coronavirus: ricoverato in ospedale
TREVISO - Il Covid ha colpito anche Giovanni Manildo. L'ex sindaco è risultato positivo a un tampone e ieri mattina è stato ricoverato al Ca' Foncello....

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TREVISO - Il Covid ha colpito anche Giovanni Manildo. L'ex sindaco è risultato positivo a un tampone e ieri mattina è stato ricoverato al Ca' Foncello. È l'ennesima personaggio illustre della città contagiato del virus che sta condizionando vite e abitudini. A Ca' Sugana, per esempio, negli ultimi dodici mesi hanno dovuto affrontare diverse emergenze: tra consiglieri comunali e componenti della giunta, gli episodi di positività sono stati parecchi. Proprio sotto Natale, è scoppiato il caso dell'assessore all'Ambiente Alessandro Manera, che molto probabilmente è stato tra i primi in assoluto ad essere infettato dalla variante Inglese. In quelle settimana se ne iniziava a parlare, ma di casi in Italia ce n'erano pochissimi. Oggi invece rappresenta il fronte più caldo della lotta al contagio. Per Manera tutto è cominciato il 22 dicembre, dopo un giro di tamponi per tutti i componenti della giunta: tutti negativi. M nel pomeriggio la compagna dell'assessore, tornata da qualche giorno dall'Inghilterra, gli ha detto di essere positiva. Manera finisce così in isolamento fiduciario. Dopo i due giorni i primi sintomi: dolori, mal di schiena, febbre. Immediato il nuovo tampone, questa volta positivo. Dal quel momento è iniziato un calvario durato venti giorni, passati però a casa anche se tra molte difficoltà: «Tutti noi leggiamo e sentiamo tante cose sul Covid - ha detto l'assessore dopo esserne venuto fuori - la difficoltà maggiore, quando sai di essere positivo, è che non puoi programmare niente. Devi solo attendere. Tutti i medici dicono la stessa cosa: di avere pazienza. Ma non sapere cosa potrà accadere è, in condizioni come le mie, la cosa più brutta».

Nell'ultimo anno il virus ha colpito senza guardare in faccia nessuno: avvocati, manager, amministratori. Uno dei primi sindaci - attualmente però ex primo cittadino - ad accusare i sintomi è stato Fabio Chies di Conegliano. In primavera, durante il primo lockdown, ha dovuto passare due settimane in isolamento perchè risultato positivo proprio nei giorni più duri dell'emergenza. Ha tenuto una sorta di diario sulla sua pagina Facebook per rassicurare i cittadini sulle sue condizioni. Altro sindaco trevigiano che ha dovuto fare i conti con il Coronavirus è stato il sindaco di Vedelago Cristina Andretta. Anche per lei il solito discorso: tampone positivo, sintomi influenzali molto accentuati e due settimana di isolamento per evitare di contagiare qualcuno. E poi la lenta ripresa.

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Il Gazzettino