MONSELICE - Una grande scritta visibile dall’alto, fatta di corpi e cartoncini, a comporre un cuore rosso e la parola “Parco”. Si è conclusa così,...
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I primi a partire, alle 13.30, sono stati da Padova circa cento ciclisti, molti dei quali di Legambiente. Alle 14.30 sono poi partiti alla volta di Marendole gli altri gruppi, raccoltisi a Baone, Este e al Parco Buzzaccarini. «È stata una giornata di festa. – commenta entusiasta Francesco Miazzi, tra gli organizzatori dell’evento – Il segnale che si è registrato è che, se prima il Parco Colli veniva vissuto come qualcosa verso cui essere ostili, ora l’approccio è profondamente mutato. La gente ama il proprio territorio, vuole difenderlo e valorizzarlo». Il messaggio che i partecipanti alla marcia hanno voluto inviare alla giunta Zaia, con la loro cartolina umana, è appunto questo. Nessuno stop alla mobilitazione, soprattutto ora, visto che il vero nodo rimane il disegno di legge 143, quello di riordino dei Parchi regionali. «L’ho detto e lo ribadisco: questa proposta di legge smantellerebbe i piani ambientali vigenti. – denuncia Miazzi – Al Parco rimarrebbero solo le competenze di carattere ambientale, dal momento che si demanderebbe ai Comuni la gestione degli aspetti paesaggistici e urbanistici, togliendo quindi al Parco quella unitarietà di progetto che lo contraddistingueva». Miazzi rivendica una governance allargata anche al mondo dell’associazionismo. «Dalle associazioni ambientaliste a quelle di categoria, tutte dovrebbero avere la possibilità di dare il proprio contributo in termini di propositività. – conclude – Del resto il Parco, se valorizzato adeguatamente, rappresenta un’opportunità anche dal punto di vista economico per tante realtà del territorio».
Il Gazzettino