​Il vin novello vola... sulle ali dell'oca: tornano le antiche usanze dei padri

​Il vin novello vola... sulle ali dell'oca: tornano le antiche usanze dei padri
MORTEGLIANO (Udine) - Macchiato d'oca, ovvero purè di patate con cotechino d'oca in tazzina; hamburgher d'oca con carni d'oca; Roll d'oca all'uva fragola...

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MORTEGLIANO (Udine) - Macchiato d'oca, ovvero purè di patate con cotechino d'oca in tazzina; hamburgher d'oca con carni d'oca; Roll d'oca all'uva fragola e porcini con petto d'oca farcito e funghi porcini su salsa di uva fragola: E ancora.. la “Minestra di San Martino”, una crema di fagioli con musetto d'oca, e le “crep-roll” farcite con ricotta, castagne e oca; gli gnocchi di patate al ragù d'oca, lo spezzatino d'oca con polenta bianca e dadolata di zucca saltate al burro.




Un menù alla paesana, più che tradizionale, che conta un’infinità di prelibatezze da degustare in piazza, a Lavariano, suggestivo borgo rurale del comune di Mortegliano dove ogni anno tutto il paese si unisce per festeggiare, nel piatto e nel bicchiere, «L’oca e il vin novello». Questo il nome della manifestazione gastronomica che anima la frazione nella giornata di oggi, domenica 15 novembre. Una manifestazione organizzata in una località nota anche il suo storico passato, legato al popolo longobardo, e per la bellezza delle case rurali che hanno mantenuto la romantica e tipica architettura di un tempo. A Lavariano, che conta la storica e omonima latteria, c’è anche il mercato, per tutto il giorno, con stand ed espositori selezionati, che arrivano un da tutta la regione.



Il taglio del nastro con il brindisi

A inaugurare questa edizione 2015, ieri, sono stati i membri dell’associazione “Naturalmente Lavariano”, il sindaco di Mortegliano Alberto Comand e l’assessore provinciale alle attività produttive, Leonardo Barnerio, unitamente a tutti i golosi e ai gourmet del Friuli.



I calici..

Nel bicchiere i nettari rossi di Ronco Scagnet Merlot di Dolegna Del Collio, dell’azienda Rodaro di Cividale del Friuli, di Ermacora con lo schioppettino – di Ipplis di Premariacco, dell’azienda Castelvecchio , per il Cabernet Franc, di Sagrado e i vini di Dario Coos di Nimis. Tutto bollicine, invece, dalle aziende Desinano di Lavariano, di Marinig di Prepotto, di Livon di Dolegnano di San Giovanni al Natisone e di Eugenio Collavini, i “Viticoltori” di Corno di Rosazzo. Per i bianchi fermi la Bracco e La Subida di Cormons.



Una festa che racconta la storia della terra

Il vin novello vola sulle ali dell'oca.. Un ccostamento ardito? Niente affatto. Fin dal 1996, risulta uno sposalizio ben riuscito che fa rivivere sulla piazza di Lavariano le usanze dei padri, quando, secondo la tradizione del Friuli rurale, i contadini portavano i loro doni in chiesa durante la domenica del Ringraziamento e, dopo la messa, si benedivano i carri agricoli, addobbati a festa con foglie di vite e carichi di damigiane colme di vino nuovo: il vin novello d'allora.



Dunque nulla di inventato niente: la comunità ha semplicemente rinverdita l’antica tradizione con pietanze prelibate a base d'oca, accompagnate dalla fresca e amabile primizia della vendemmia del vin novello, nuovo signore del regno enologico, che porta con sé tutto il sapore del sole di queste meravigliose terre. Rosso, fragrante, leggero, guizzante: riapre la stagione enologica e ben esalta le caratteristiche dei piatti d'oca; è il frutto di un particolare processo di vinificazione che, attraverso il metodo della macerazione carbonica, alternativo a quello classico, consente di ottenere un vino dal colore melogranato e brillante, dal sapore fruttato e dalla bassa acidità, piacevole e gustoso al palato. Saranno migliaia le bottiglie stappate anche quest'anno sotto la protezione dell’antica Torre Campanaria. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino