Centrodestra in piazza, Zaia dà forfait: «Faccio ordinanze contro assembramenti, non potevo partecipare»

Manifestazione centrodestra, Zaia non ha partecipato: «Chi firmava ordinanze contro assembramenti non può andare in piazza»
TREVISO - «C'era il rischio di qualche assembramento e trovarsi in mezzo avrebbe trasformato la manifestazione in una mega polemica contro chi prima firmava ordinanze e...

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TREVISO - «C'era il rischio di qualche assembramento e trovarsi in mezzo avrebbe trasformato la manifestazione in una mega polemica contro chi prima firmava ordinanze e poi va in piazza». Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, intervistato stasera da Mario Giordano su Rete4, spiega perché non ha partecipato alla manifestazione del centrodestra.


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«Alla manifestazione in piazza di oggi del centrodestra non sono andato per un paio di motivi - ha detto il governatore veneto - prima di tutto perché a quella ora, tutti i giorni, da 104 giorni ho le mie riunioni e l'incontro ufficiale con i veneti in diretta; dall'altro c'è da dire che ho evitato, come altri colleghi, per un semplice motivo: per evitare di portare strumentalizzazione alla manifestazione visto e considerato che mettendosi nei panni dei Governatori - pur condividendo la manifestazione di protesta - si trovano ad essere coloro che hanno fatto decine di ordinanze contro gli assembramenti».

«In un Paese civile e democratico la libertà di critica e di pensiero - ha aggiunto Zaia - deve essere garantita a tutti, nel momento in cui qualcuno ha qualcosa da esprimere. Penso che il dissenso nei confronti del Governo sia palpabile, ormai evidente. Detto questo, non la trovo una forma di strumentalizzazione di questa giornata, visto e considerato che dobbiamo anche ricordare che è la giornata in cui di fatto i cittadini sono usciti: da domani non ci saranno più i confini regionali».

«Penso - aggiunge il governatore veneto - che quando le manifestazioni siano civili debbano tutte avere spazio: se diventano violente, poco rispettose delle persone o peggio ancora che vanno a sputare ai poliziotti, tirano sanpietrini e bruciano cassonetti, distruggono città, quelle non sono manifestazioni civili e vanno vietate». 

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Il Gazzettino