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MANIAGO - Un'auto a fuoco nel cortile di casa, senza alcuna spiegazione, e una decina di famiglie terrorizzate. L'atto è doloso, perché sotto la ruota di scorta è stata trovata una tanica di accelerante. Succede in vicolo Frisanco, nel rione Colvera a Maniago. E la vittima è l'ex vigile urbano Claudio Rosa Brustolo, 77 anni, ormai da anni in pensione. La sua Dacia Logan, irrecuperabile per i danni causati dalle fiamme, era parcheggiata come sempre in cortile. «Non chiudo il cancello, però la proprietà è recintata», spiega la vittima. Del resto il vicolo è tranquillo, vi abitano quattro famiglie, due coppie di anziani, un paio di persone sole e una comunità di bengalesi. Il 24 aprile, poco prima delle due di notte, Rosa Brustolo è stato svegliato da qualcuno che sunava insistentemente il campanello. «Erano tre ragazzi bengalesi che abitano in fondo alla via - racconta - Gridavano "acqua, acqua" e la mia macchina stava bruciando, le fiamme erano alte. Se avessero intaccato il portoncino di casa, chissà quanto avremmo rischiato. Per non parlare del serbatoio di benzina, un miracolo che non sia esploso».
LO SPEGNIMENTO
I tre ragazzi, che si sono accorti delle fiamme perché a quell'ora erano ancora svegli, hanno cominciato a lanciare secchiate d'acqua contro la macchina. È stato utilizzato anche il tubo di gomma che serve per innaffiare il giardino, ma situazione era fuori controllo. «A quel punto ho chiamato il 112 - spiega Rosa Brustolo - Sono arrivati i vigili del fuoco e i carabinieri di Maniago, ma l'auto ormai era distrutta».
TERRORIZZATI
Il timore che il gesto possa ripetersi ha indotto i residenti a prendere delle precauzioni. Sono tutti angosciati, soprattutto chi in casa ha dei bambini. Temono che il piromane possa colpire durante la notte, tanto che hanno deciso di posteggiare le proprie auto in strada e di non lasciarle sotto le tettoie. «Nel caso qualcuno le bruciasse - spiega l'ex vigile urbano - si rischia che il fuoco intacchi anche le abitazioni. Qualcuno si alza anche di notte per controllare che tutto sia a posto. Ho interessato anche il sindaco, non possiamo continuare a vivere con questa paura, spero che i carabinieri riescano a individuare il prima possibile l'autore di un gesto così grave e pericoloso».
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Il Gazzettino