Padova. Maniaco della stazione, sarà giudicato con rito abbreviato. Si aggiungono altre due vittime

Il 20enne Rayen Wasti è in carcere da giugno per violenza sessuale e stalking. Salgono a dieci le denunce fatte da ragazze

Rayen Wasti
PADOVA - È comparso ieri davanti al giudice Elena Lazzarin per l’udienza preliminare il 20enne tunisino Rayen Wasti, accusato di aver violentato sette ragazze e di...

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PADOVA - È comparso ieri davanti al giudice Elena Lazzarin per l’udienza preliminare il 20enne tunisino Rayen Wasti, accusato di aver violentato sette ragazze e di averne perseguitata un’ottava tra maggio 2022 e giugno scorso e noto come il maniaco della stazione. Nei confronti del nordafricano, detenuto da giugno, è stato ammesso il rito abbreviato e sarà in aula il 5 dicembre. Nel frattempo però non accennano a esaurirsi le nuove denunce sporte nei suoi confronti da altre vittime. Alle otto giovani donne che lo hanno querelato nei mesi scorsi se ne sono infatti recentemente aggiunte altre due, abusate con l’identico modus operandi e sempre nei pressi dello scalo ferroviario. Tali due denunce non rientreranno nell’odierno processo, bensì in una nuova inchiesta.

Il maniaco della stazione in udienza: 7 gli episodi di violenza sessuale contestati

Ieri Wasti ha affrontato l’udienza preliminare affiancato dal suo legale, l’avvocato Zannier del Foro di Venezia che ha sostituito la collega padovana Elisabetta Costa. È accusato di sette episodi di violenza sessuale (uno dei quali di gruppo), un episodio di stalking, ma deve rispondere anche di violazione di domicilio e false attestazioni sull’identità per aver cercato di convincere i carabinieri di essere minorenne. La difesa ha chiesto e ottenuto la possibilità di processare il 20enne con il rito abbreviato, che in caso di condanna prevede lo sconto di un terzo della pena. Se dunque ieri è stata fissata la prossima udienza, nei confronti del tunisino vi sono anche altre novità che apriranno la strada a un’ulteriore inchiesta. Negli ultimi mesi altre due ragazze lo hanno infatti denunciato. I reati contestati sono ancora una volta gli stessi: Wasti le avrebbe approcciate in due distinte occasioni nei pressi della stazione, baciandone una sulle labbra senza il suo consenso e palpeggiando l’altra. Queste ultime due denunce portano a dieci il numero di ragazze che hanno querelato il nordafricano.

Come agiva

Gli abusi di Wasti sono cominciati nel maggio 2022 quando ha iniziato a pedinare una ragazza a cui ha dato poi il tormento per nove mesi, seguendola quasi quotidianamente dalla stazione (il suo territorio di caccia) a casa, cercando anche di introdursi nel suo appartamento. Poi, tra maggio e giugno scorsi, sono iniziati gli abusi sessuali, divenuti sempre più frequenti fino al giorno dell’arresto. Il 20enne seguiva le ragazze che incrociava da sole in stazione, le assaliva all’improvviso palpandole o baciandole, ma è arrivato anche ad approfittare di alcune di loro mentre erano stordite da alcol e droghe attirandole in zone appartate e stuprandole. La vittima più giovane aveva 17 anni. Arrestato per spaccio a maggio, in quell’occasione gli inquirenti si resero conto che corrispondeva alla descrizione del maniaco fatta da diverse vittime. Trasmessi gli elementi alla Procura, il pubblico ministero Sergio Dini ha aperto l’indagine per gli abusi, che il 24 giugno ha portato all’arresto e alla carcerazione, prima a Padova e ora a Belluno.

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Il Gazzettino