Padova. Le vittime del maniaco della stazione salgono a nove: chiesto il processo per il 20enne Rayen Wasti

MANIACO DELLA STAZIONE - Il tunisino di 20 anni Rayen Wasti
PADOVA - È salito il numero delle vittime violentate dal maniaco della stazione. Da otto si è passati a nove. L’ultima in ordine di tempo ha da poco...

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PADOVA - È salito il numero delle vittime violentate dal maniaco della stazione. Da otto si è passati a nove. L’ultima in ordine di tempo ha da poco presentato una denuncia: a maggio nell’area dello scalo ferroviario è stata avvicinata e baciata in bocca dal tunisino di 20 anni Rayen Wasti. 

Intanto il pubblico ministero Sergio Dini, titolare delle indagini, ha chiesto il rinvio a giudizio per il giovane straniero recluso nel carcere di Belluno in regime di sorveglianza speciale. Il nordafricano a novembre dovrà comparire davanti al giudice dell’udienza preliminare per difendersi dall’accusa di violenza sessuale e minacce. 

I FATTI

Nove donne, dunque, hanno presentato denuncia contro Wasti. La più giovane ha solo 17 anni. Fra gli episodi più gravi la violenza di gruppo consumata i primi giorni di maggio, ai danni di una ragazza, in attesa di prendere un mezzo pubblico per raggiungere il fidanzato, attratta con l’inganno in una zona isolata e poi spinta su una aiuola e quindi costretta a subire atti sessuali. Qualche giorno prima lo stesso imputato aveva commesso un’altra grave violenza ai danni di una seconda giovane. Dopo averle strappato le calze, l’ha spinta a terra, riuscendo a immobilizzarla e a non permetterle di chiedere aiuto.

Il tunisino, ancora secondo l’accusa, ha agito soprattutto nell’area tutta attorno allo scalo ferroviario. Wasti, una volta individuata la vittima, prima la toccava nelle parti intime e poi la pedinava. In alcuni casi avrebbe seguito le donne fino alla loro abitazione: un vero incubo. Ad esempio una ragazza ha raccontato agli inquirenti, come sia stata pedinata dal nordafricano anche all’interno di casa sua per poi essere costretta a baciarlo e a subire abbracci non graditi. 

Wasti è stato descritto dagli investigatori come “Arrogante e spregiudicato”. Il tunisino è irregolare sul suolo italiano e ha precedenti di polizia per reati contro la persona e per spaccio. Dopo essere stato individuato dalla Mobile quale responsabile dei primi gravi episodi di molestie ai danni di ragazze da lui avvicinate in zona stazione, gli era stato notificato il Daspo del questore così da provare ad allontanarlo dalla città.

L’INDAGINE

Poi quando i poliziotti lo hanno “pizzicato”, verso la fine di giugno, a spacciare hashish ed eroina assieme a un 25enne noto per atti persecutori, si sono accorti come il suo volto corrispondeva all’identikit del maniaco fatto da una vittima sulle pagine del Gazzettino. Descrizione che anche altre giovani donne avevano riportato alla polizia. Adesso si è aggiunta una nona ragazza molestata, pure lei nel mese di maggio e sempre sul piazzale della stazione. Wasti la avrebbe avvicinata per poi baciarla sulla bocca contro la sua volontà.

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Il Gazzettino