Padova. Il maniaco della stazione fa scena muta davanti al Gip. È accusato di aver molestato 8 donne, tra cui una 17enne

Fra gli episodi più gravi una violenza di gruppo: con un complice ha attirato una ragazza in un'area isolata

Rayen Wasti
PADOVA - Il “maniaco della stazione”, Rayen Wasti di 20 anni, ieri davanti al Gip Laura Alcaro per l’interrogatorio di garanzia si è avvalso della...

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PADOVA - Il “maniaco della stazione”, Rayen Wasti di 20 anni, ieri davanti al Gip Laura Alcaro per l’interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere. Insieme alla sua avvocata Elisabetta Costa, al momento, ha scelto di non parlare e resta recluso in carcere. Le vittime, secondo le indagine condotte dagli uomini della Squadra mobile coordinati dal pubblico ministero Sergio Dini titolare delle indagini, sarebbero otto. La più giovane avrebbe solo 17 anni.

Fra gli episodi più gravi la violenza di gruppo consumata i primi giorni di maggio, ai danni di una ragazza, in attesa di prendere un mezzo pubblico per raggiungere il fidanzato, attratta con l’inganno in una zona isolata e poi spinta su una aiuola e quindi costretta a subire atti sessuali. Qualche giorno prima lo stesso indagato aveva commesso un’altra grave violenza ai danni di una seconda giovane. Dopo averle strappato le calze, l’ha spinta a terra, riuscendo a immobilizzarla e a non permetterle di chiedere aiuto. Il tunisino, ancora secondo l’accusa, ha agito soprattutto nell’area tutta attorno allo scalo ferroviario. Wasti, una volta individuata la vittima, prima la toccava nelle parti intime e poi la pedinava. In alcuni casi avrebbe seguito le donne fino alla loro abitazione: un vero incubo. Ad esempio una ragazza ha raccontato agli inquirenti, come sia stata pedinata dall’indagato anche all’interno di casa sua per poi essere costretta a baciarlo e a subire abbraccia non graditi. Wasti è stato descritto dagli investigatori come “Arrogante e spregiudicato”. Il tunisino è irregolare sul suolo italiano e ha precedenti di polizia per reati contro la persona e per spaccio. Dopo essere stato individuato dalla Mobile quale responsabile dei primi gravi episodi di molestie ai danni di ragazze da lui avvicinate in zona stazione, gli era stato notificato il Daspo del Questore così da provare ad allontanarlo dalla città.

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Il Gazzettino