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PORDENONE - Un errore di manovra in riva al lago della sua infanzia. Ne sono convinti i familiari di Cristina Furlan, la mamma di Porcia che venerdì mattina ha perso la vita nelle acque della Burida con il suo piccolo Federico, quattro e mezzo, che era seduto sul seggiolino, rimasto a casa da scuola perché aveva la febbre alta. A rompere il silenzio è Loris Piva, padre e marito travolto da un dolore che non ha eguali, ma che deve farsi forza perché a casa c’è un bambino di 9 anni, il suo primogenito, da consolare e sostenere. «Una tragica fatalità è accaduta nei dintorni del lago Burida - scrive Piva in una mail inviata ieri pomeriggio ai giornali - Cristina, che abitualmente si recava in riva al lago per riflettere sulle difficoltà della quotidianità, nel tentativo di risalire il viottolo dov'era entrata, ha effettuato una manovra errata e fatale. Resasi conto del pericolo ha pensato prima al piccolo Federico che aveva le cinture di sicurezza allacciate sul proprio seggiolino. Nonostante l'estremo tentativo purtroppo non sono riusciti ad uscire dall'auto ed è accaduto l'irreparabile»...
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Il Gazzettino