Mamma denuncia il figlio: «Mi ha spinto ed è un fannullone»

La donna era intervenuta in difesa della figlia, quando il fratello le ha tirato i capelli per prendere il cellulare

Mamma denuncia il figlio: «Mi ha spinto ed è un fannullone»
ALTA PADOVANA - Se è vero che i figli sono pezzi di cuore, non è così per una mamma di 50 anni dell'Alta padovana. La donna italiana esasperata dal...

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ALTA PADOVANA - Se è vero che i figli sono pezzi di cuore, non è così per una mamma di 50 anni dell'Alta padovana. La donna italiana esasperata dal figlio nullafacente ha deciso di andarlo a denunciare ai carabinieri. La scusa è stata una spinta in casa durante un diverbio, ma quando è giunta in caserma ai militari ha detto «Basta, non studia e non lavora. Non fa nulla lo denuncio». La querela è arrivata sul tavolo del pubblico ministero Sergio Dini.


IL FATTO
Il ragazzo, ventenne, ha avuto un diverbio in casa con la sorella di 23 anni. Motivo del contendere era un telefono cellulare. I due fratelli hanno iniziato a offendersi, fino a quando lui l'ha strattonata con forza per i capelli. In questo istante è intervenuta la madre in difesa della figlia e lui ha spinto la mamma che è finita a terra.
La donna, in preda alla rabbia, gli ha urlato che lo avrebbe denunciato ai carabinieri. E così ha fatto. Si è recata nella stazione del comune di residenza e ha querelato il figlio per lesioni. «Mi ha spinto a terra e ha strattonato la sorella per i capelli. Non fa nulla tutto il giorno. Non studia e non lavora, così non riesco ad andare avanti» ha dichiarato la donna ai militari.


L'INCHIESTA
Il ragazzo non ha precedenti e neppure segnalazioni per maltrattamenti in famiglia. Quasi sicuramente la denuncia della mamma verrà archiviata.
Come è già stata archiviata la querela di uno studente di 16 anni italiano, anche lui dell'Alta padovana, contro la madre. L'adolescente, all'inizio del mese di marzo, si era presentato in una stazione dai carabinieri e davanti al maresciallo stupefatto ha espresso la volontà di denunciare la mamma. «Mi ha schiaffeggiato» ha giurato il sedicenne e «Anche se è mia madre non può trattarmi in questo modo». I militari, increduli, hanno chiesto al ragazzo se veramente aveva l'intenzione di querelare la sua mamma.


E lui, senza un filo di esitazione, ha confermato la sua scelta. Al carabiniere che ha preso la denuncia ha anche mostrato la guancia destra arrossata per lo schiaffo. Lo studente ha fornito le sue generalità ed è stata quindi verbalizzata la querela, dove i carabinieri hanno scritto del volto arrossato della vittima e hanno proceduto ad accogliere la denuncia alla madre per maltrattamenti in famiglia. Pare che il sedicenne sia uscito dalla stazione dell'Arma tutto contento. Sicuro, attraverso quel gesto, di avere punito la sua mamma colpevole di averlo schiaffeggiato dopo essere stato sospeso per una settimana da scuola. Invece lui non ha punito sua madre, perchè il caso è stato archiviato.
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Il Gazzettino