PIOVESE (PADOVA) - La mamma accusata di avere tentato di uccidere il figlio di 5 anni, ieri mattina davanti al Gup Domenica Gambardella in rito abbreviato, è stata...
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L'EPISODIO
Erano circa le 10 di lunedì 29 aprile dell'anno scorso, quando la donna ha costretto il suo bambino a bere una boccetta di ansiolitico. Uno psicofarmaco a base di benzodiazepine, e il piccolo in pochi minuti ha perso i sensi. Una volta narcotizzato, ha preso in braccio il figlio e lo ha caricato a bordo della sua utilitaria. Si è messa al volante e si è diretta, senza una meta precisa, verso la città con il solo obiettivo di uccidere il bimbo e poi togliersi la vita. A lanciare l'allarme sono stati i familiari della 44enne, residenti nell'Alta padovana. Intorno alle 22.45, sempre di quel lunedì, la mamma ha mandato una serie di messaggini vocali ai parenti: «Basta, voglio farla finita, non ce la faccio più. Porto via con me anche il bambino» aveva urlato disperata, piangendo, negli audio di Whatsapp inviati anche al compagno.
Riempie di farmaci il figlio di 5 anni per ucciderlo e suicidarsi: arrestata
PADOVA - Aveva imbottito diLa donna, che avrebbe benzodiazepine il figlio di 5 anni con l'intento di ucciderlo e poi suicidarsi: una donna padovana è stata intercettata dai carabinieri mentre era in auto con il bambino e bloccata prima che potesse mettere in atto il terribile piano.
L'ARRESTO
I familiari disperati hanno chiamato il 112 e sono scattate le ricerche da parte dei carabinieri. I militari hanno rintracciato il Gps del cellulare della donna, e intorno all'una di martedì 30 aprile del 2019 hanno intercettato la macchina con il bambino non lontano dalla stazione ferroviaria di Padova, tra via Gozzi e via Trieste. Quando i carabinieri l'hanno trovata, la donna è uscita dalla sua utilitaria in stato confusionale: il piccolo era sdraiato sui sedili posteriori, svenuto e avvolto da una coperta. La mamma ha cercato di scappare ancora una volta, a piedi, ma è stata fermata dopo pochi minuti. Entrambi, madre e figlio, sono stati trasporti al pronto soccorso dell'ospedale civile. Il bambino, in gravi condizioni, è stato ricoverato. I medici di pediatria gli hanno salvato la vita, perchè era stato avvelenato dagli psicofarmaci. Le indagini hanno portato alla luce il motivo scatenante del comportamento criminale della madre. La donna, in quei giorni agli arresti domiciliari per avere commesso una serie di furti, soffriva di un forte stato depressivo, temeva di essere sfrattata da quell'abitazione nel Piovese e di tornare in carcere. E così, in preda alla disperazione, voleva prima uccidere il suo bambino e poi togliersi la vita.
NON UN CASO ISOLATO
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Il Gazzettino