Povegliano. Ha una vita extra coniugale ma minaccia la moglie e la figlia: «Vestitevi alla Caritas, faccio saltare la casa con il gas»

Minaccia la moglie e la figlia
POVEGLIANO (TREVISO) - Storie di liti tra coniugi. Ma, questa volta, non sono i soliti piccoli dispetti che si fanno marito e moglie quando si stanno separando. Nel...

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POVEGLIANO (TREVISO) - Storie di liti tra coniugi. Ma, questa volta, non sono i soliti piccoli dispetti che si fanno marito e moglie quando si stanno separando. Nel processo approdato ieri, 19 gennaio, in Tribunale il marito è accusato di stalking nei confronti della moglie e della figlia. È indagato anche per maltrattamenti, sempre verso moglie e figlia. Ma in quest’ultimo caso l’inchiesta non è ancora approdata davanti al giudice dell’udienza preliminare. Ieri, in Tribunale, l’udienza preliminare è stata aggiornata al 7 marzo prossimo per impedimenti del giudice. L’imputato aveva chiesto di essere ammesso al rito abbreviato condizionato, però, all’esame della sorella. Una mattinata densa di processi e l’impedimento per lavoro dell’imputato hanno fatto slittare l’udienza al 7 marzo. È, però, emersa la vicenda che coinvolge una famiglia giunta ai ferri corti. Il marito 59enne ha una vita alternativa, con un’altra donna. La moglie e la figlia vivono in una convivenza forzata nello stesso appartamento, a Povegliano. Finchè lui lascia il tetto coniugale e si trasferisce in un Comune dell’hinterland trevigiano. La donna e la figlia, parte civile nel processo difese dall’avvocato Salvatore Cianciafara, secondo l’accusa hanno subito un attacco continuo fatto di centinaia di telefonate e di messaggi tutt’altro che bonari e pacifici. Tra i tanti messaggini whatsapp c’erano anche frasi che auguravano la morte alla ormai ex moglie. E la tensione era tale da costringere la madre e la figlia a cambiare le proprie abitudini di vita. Non uscivano più, infatti, da sole avendo paura per la loro stessa incolumità fisica. L’uomo deve rispondere dell’accusa di stalking per aver sottoposto a frequenti vessazioni la moglie e la figlia riducendole a un regime di vita tormentoso. Fatti successi fino al mese di settembre del 2021.

Doppia indagine

Ma l’uomo è anche indagato per maltrattamenti. L’indagine è in corso e l’uomo è accusato di essere il classico padre-padrone all’interno della famiglia costringendo le due donne, ad esempio, ad andare a vestirsi alla Caritas. Oppure minacciando di far saltare in aria la casa aprendo la bombola del gas. Cosa successa per ben due volte. E per ben due volte erano stati chiamati i carabinieri della locale stazione, che erano usciti in sopralluogo. L’uomo, secondo l’indagine in corso, avrebbe anche allagato la casa lasciando aperti i rubinetti. Un fiume di acqua si era riversato praticamente ovunque, costringendo l’ex moglie a tamponare i danni subiti. Per queste accuse l’indagine è tutt’ora in corso.

 

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Il Gazzettino