Maltrattamenti in famiglia, due arresti a Mestre

Maltrattamenti in famiglia
MESTRE - Due persone sono state arrestate in due distinti interventi della polizia di Venezia per maltrattamenti in famiglia. Il primo episodio ha riguardato un giovane italiano...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

MESTRE - Due persone sono state arrestate in due distinti interventi della polizia di Venezia per maltrattamenti in famiglia. Il primo episodio ha riguardato un giovane italiano resosi responsabile del reato di maltrattamenti nei confronti dei genitori per le continue violenze fisiche esercitate. Il giovane, più volte denunciato per maltrattamenti nei confronti dei propri familiari, ha continuato a perseverare con azioni violente tutte accertate dal Commissariato di Mestre che stava monitorando la situazione, in sinergia con l'autorità giudiziaria la quale, valutata la persistente pericolosità dell'uomo, ha disposto il suo arresto. Il secondo episodio ha riguardato invece un egiziano, nei confronti del quale il Commissariato di Mestre ha eseguito una misura cautelare a causa dei suoi comportamenti violenti nei confronti della sua ex compagna. L'uomo, nonostante fosse stato sottoposto in passato a diverse misure cautelari, dopo la scarcerazione ha continuato ad importunare la donna ed il suo attuale compagno. Gli agenti, poi, hanno intuito che la vittima si trovava nuovamente in forte pericolo e per tale motivo l'autorità Giudiziaria ha ritenuto di dover disporre nuovamente la misura cautelare.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino