La vergogna. Sciacalli nel tabacchino approfittando del blackout

La vergogna. Sciacalli nel tabacchino approfittando del blackout
AURONZO - Hanno approfittato del buio che c'era per il maltempo tentando la spaccata in Tabaccheria. «Sciacalli a Auronzo», ha urlato a tutti la titolare tramite i...

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AURONZO - Hanno approfittato del buio che c'era per il maltempo tentando la spaccata in Tabaccheria. «Sciacalli a Auronzo», ha urlato a tutti la titolare tramite i social. Ha pubblicato la foto della vetrata danneggiata dai ladri che hanno tentato il colpo del secolo nella notte tra martedì e mercoledì. È andata buca, perché dopo 15 mazzate sul vetro antisfondamento della tabaccheria Capri di via Corte a Auronzo, un residente ha aperto il balcone e ha puntato la torcia in strada. Sono fuggiti, ma smascherarli non sarà difficile: il cerchio infatti è ristretto al paese, visto che dopo il maltempo Auronzo è rimasto isolato. Sono entrati in azione in piena notte tra martedì e mercoledì. Prima hanno provato con un solo colpo sulla vetrina. «Forse - spiega la titolare Cinzia Molin - volevano accertarsi  che non funzionasse l'antifurto, come era ovvio, visto che mancava la elettricità». Poi sono tornati dopo un po'. Con due attrezzi diversi hanno battuto a lungo, in due. Più di 15 colpi che hanno svegliato il residente che abita sopra. Ha aperto le imposte, ha puntato la pila di sotto. E i due ladri sono fuggiti. Ma l'incubo per a tabaccaia non era ancora finito. Forse i malviventi puntavano all'incasso: erano certi che essendo andato in tilt il paese la commerciante non avesse potuto effettuare il deposito dei contanti in banca. «Alle 6 di mattina di quella notte - spiega Cinzia Molin - giravano con le pile attorno a casa mia. Fortunatamente non sono entrati. Tra l'altro cosa pensavano avessi incassato? Siamo stati aperti per dare un servizio, ma senza luce più di qualche pacchetto di sigarette non era stato venduto».

LA PAURA

Visto quanto accaduto e la sfrontatezza dei ladri, la titolare ha temuto, che complice il blackout totale che è terminato solo ieri, ci riprovassero la notte successiva. «Mio figlio stanotte (tra mercoledì e giovedì ndr) - racconta la Dal Mollini - ha dormito in negozio. Non si sa cosa puoi aspettarti da persone così: hanno tentato di tutto per abbattere il vetro antisfondamento, potevano tornare». E anche la titolare della tabaccheria Monica, colpita nei mesi scorsi da una rapina, ha temuto il peggio. «Quando ho saputo ho svuotato il negozio, prendendo tutte le precauzioni del caso - racconta Monica - e stanotte dormirò qui». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino