Maltempo a Jesolo, la conta dei danni: «30mila metri cubi di sabbia inghiottiti dalle onde»

JESOLO - Spiaggia devastata dalla mareggiata. L'ondata di maltempo travolge il litorale. Solo a Jesolo la prima stima indica almeno 30mila metri cubi di sabbia inghiottiti...

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JESOLO - Spiaggia devastata dalla mareggiata. L'ondata di maltempo travolge il litorale. Solo a Jesolo la prima stima indica almeno 30mila metri cubi di sabbia inghiottiti dalla furia delle onde. Ma una pesante erosione si è registrata anche a Eraclea mare, alla spiaggia del Mort e nell'arenile di Cavallino. Il mix composto tra alta marea e raffiche di vento ha infatti lasciato il segno praticamente ovunque. Fondamentale, però, il fatto che assieme all'abbassamento della marea, da metà mattina il vento di Scirocco sia passato in Bora, circostanza che ha permesso di contenere la furia della burrasca. Ingenti, in ogni caso, i danni che saranno quantificati solo nei prossimi giorni quando il mare si sarà calmato. A Jesolo ed Eraclea è stato anche attivato il Centro Operativo Comunale (Coc) e avviata la procedura per la richiesta dello stato di emergenza alla Regione che permetterà eventuali risarcimentii.

DUNE ABBATTUTE

Come sempre a Jesolo, il tratto più colpito è stato quello della pineta, tra piazza Torino e Cortellazzo. Qui le onde hanno distrutto gran parte delle dune di sabbia alzate nei giorni scorsi, danneggiato le piastre della passeggiata a mare e scoperto buona parte dei basamenti di chioschi e cabine. In molti casi inoltre, dove le dune hanno resistito all'acqua, le onde sono riuscite a superarle nei punti in cui erano più basse per permettere alla gente di potere accedere alla battigia. Qualche situazione simile si è creata anche nella zona centrale, piazza Trieste, sempre per il medesimo motivo, ma con conseguenze meno gravi. Di fronte allo stabilimento Green Beach, l'acqua ha invaso anche l'accesso al mare e lo stesso è accaduto a Cortellazzo in via Dragan Cigan, strada che è stata chiusa al traffico perché invasa dall'acqua e dai detriti trascinati dal Piave. Proprio nella zona della foce del Piave il sistema dunoso è stato fortemente danneggiato anche se tutti i pennelli realizzati dal Genio Civile appaiono integri. Forti però i danni alle strutture turistiche presenti nell'arenile mentre l'acqua ha invaso anche i parcheggi dei ristoranti della stessa zona. Se invece il livello del Sile è sempre rimasto alto ma comunque sotto controllo, sul fronte lagunare è stato necessario interdire la viabilità lungo alcuni tratti di via Cristo Re.

ERACLEA

Pesante la situazione a Eraclea mare dove l'erosione è stata definita ingente ma non ancora quantificabile. In questo caso la mareggiata ha interessato tutto l'arenile. Nella parte centrale le onde hanno sormontato la diga di contenimento allagando le aree retrostanti e intaccando il sistema dunoso consolidato. E lo stesso è toccato nel tratto di costa confinante con Caorle, dove il mare ha allagato le dune. I problemi non sono mancati nemmeno nell'entroterra, soprattutto nella zona di Torre di Fine: il canale Revedoli è tracimato in più punti, fortunatamente in zone in cui non ci sono abitazioni, tuttavia è stato necessario chiudere la circolazione stradale nelle vie Vallesina e Fagiana.
Chiuso nelle prime ore di ieri anche il ponte di barche sul Piave che collega Torre di Fine e Cortellazzo; nel pomeriggio è stato riaperto ma nelle prossime ore, con l'arrivo delle piene, non sono escluse nuove chiusure.

CAVALLINO

L'erosione non ha risparmiato nemmeno la spiaggia di Cavallino, nella zona del faro dove le onde hanno creato un dislivello tra i chioschi e i pennelli a mare. Sul posto i volontari della Protezione civile e la polizia locale. A Punta Sabbioni è stato chiuso il lungomare Dante Alighieri: le onde provenienti dalla bocca di porto hanno invaso strada e arenile.


 

 

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Il Gazzettino