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TREVISO - L'incessante pioggia delle ultime ore - e dopo la pausa delle ultime ore da domani sera, 2 novembre, è previsto un nuovo peggioramento - ha intriso il terreno e rimesso in moto tanti piccoli smottamenti in tutto il territorio provinciale. E la Provincia ha mobilitato la Protezione Civile allertando tutte le squadre disponibili.
L'ALLARME
Dalla notte di lunedì volontari e tecnici della viabilità sono in giro a verificare tutti i punti più delicati dove sono stati registrati cadute massi, cedimenti di terreno e frane. «A seguito del nubifragio che ha interessato tutto il territorio, la Provincia di Treviso si è immediatamente attivata per coordinare tutti i Gruppi di Protezione Civile provinciali e la squadra di ingegneri e tecnici del Settore Viabilità - ribadiscono dagli uffici del Sant'Artemio - attualmente sono in corso i sopralluoghi e la messa in sicurezza di alcune strade provinciali danneggiate dal maltempo».
I NODI
Sono state messe sotto controllo la provinciale 152 Arfanta, a Tarzo, dove le piogge hanno provocato la caduta di massi di notevole dimensione; la provinciale 159 a Revine Lago, dove sono caduti alcuni alberi sulla carreggiata e la provinciale 36 a Valdobbiadene, a causa di frane e cedimenti del piano stradale.
VIGILANZA
«Nelle prossime ore - assicurano dagli uffici del Sant'Artemio - continuerà il monitoraggio e la verifica della sicurezza da parte del settore Viabilità nelle aree più colpite, così come l'allerta precauzionale per la Protezione Civile, pronta a intervenire qualora dovessero esserci nuovi sviluppi». E l'allerta resta comunque alta. Il maltempo, nelle ultime ore, ha solo concesso una pausa. Ma tra giovedì notte e venerdì è prevista una ripresa delle piogge. La preoccupazione resta quindi, alimentata soprattutto dal rischio frane. Lunedì sera, proprio per la paura della caduta massi, sul Faldato si sono accesi i semafori rossi che hanno di fatto chiuso un tratto di Alemagna creando non pochi problemi ai residenti della zona che, per evitare pericoli, hanno dovuto fare lunghi giri o entrare in autostrada. «Stiamo tenendo sotto stretta osservazione anche il lago - sottolinea il sindaco di Tarzo Gianagelo Bof - che tende ad alzarsi nei giorni successivi alle precipitazioni, fortissime su tutto il nostro territorio».
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Il Gazzettino