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C’è ancora tanta strada da fare, nonostante gli aiuti a pioggia garantiti dalla Regione e l’onda lunga di un Superbonus ora sempre più incerto. In mezzo, poi, ci si è messa anche la tremenda ondata di maltempo che ha colpito la pianura a luglio, con due grandinate di seguito che hanno bucherellato tanti tetti con altrettanti pannelli installati. Il rapporto della società Gse, infatti, certifica come la corsa al fotovoltaico in Friuli Venezia Giulia viva di alti e bassi. Si registra un rallentamento nella spinta alle rinnovabili e ci sono altri territori del Nord (ma anche del Nordest) che producono molta più energia sfruttando il sole.
I NUMERI
Si parte dal citato rallentamento. Dopo l’iniziale boom dovuto principalmente all’importanza dei bonus e alla paura di rimanere senza fonti alternative dopo la guerra in Ucraina, l’aumento della produzione di energia solare in Fvg è più lento. Da gennaio a settembre del 2023 la crescita rispetto al 2022 è stata del 5,6 per cento, contro il 15 per cento della Lombardia, l’11,7 per cento del Veneto, il 13,8 per cento di Trento e il 17 per cento della Liguria.
LA MAPPA
Gli impianti fotovoltaici censiti in Friuli Venezia Giulia a settembre del 2023 sono 10.058, tra strutture pubbliche e iniziative private favorite dai bonus nazionali e regionali, per una potenza di 151 Megawatt. Un dato, questo, triplicato rispetto all’anno scorso, quando la potenza non raggiungeva i 50 Megawatt sul territorio.
Sono trecento, nel dettaglio, gli ettari che in Friuli Venezia Giulia ospitano pannelli fotovoltaici. Solo lo 0,13 per cento dei terreni agricoli, invece, ospita i pannelli per la produzione di energia elettrica sostenibile e rinnovabile.
Stando poi all’andamento delle installazioni, il picco è stato registrato l’anno scorso, precisamente durante l’estate, quando la curva ha raggiunto il massimo grazie a diversi fattori concomitanti. Un anno dopo, invece, si registra una flessione nei lavori portati a termine. A fare la parte del leone, in questo senso, è l’industria, dove si concentra più del 50 per cento della potenza erogata grazie al fotovoltaico in Friuli Venezia Giulia.
IL CONTRACCOLPO
Non si può sottovalutare quanto successo nella nostra regione in quella maledetta serata del 24 luglio. Due grandinate consecutive, infatti, hanno letteralmente bombardato i tetti di migliaia di abitazioni lungo tutta la fascia di pianura del Friuli Venezia Giulia. Chicchi grandi come palline da tennis hanno mandato in fumo investimenti pubblici e privati, causando danni per svariati milioni di euro. Ma soprattutto le grandinate hanno reso inservibili tanti impianti fotovoltaici che non presentavano alcuna protezione contro gli eventi atmosferici estremi.
A tutto questo, poi, si deve aggiungere la situazione in cui sono finite le ditte specializzate nell’installazione dei pannelli. Si trovano sempre meno professionisti e quelli che operano sono sommersi dai lavori di riparazione. Le attese, oggi, superano i sei mesi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino