Esonda il Livenza a Portobuffolè: strage di pecore e agnellini

Esonda il Livenza a Portobuffolè: strage di pecore e agnellini
TREVISO - Almeno 200 tra pecore ed agnelli sono morti annegati nei Pra’ dei Gai allagati. È il dramma della transumanza che si è consumato ieri nell'estesa golena del...

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TREVISO - Almeno 200 tra pecore ed agnelli sono morti annegati nei Pra’ dei Gai allagati. È il dramma della transumanza che si è consumato ieri nell'estesa golena del fiume Livenza, al confine fra Veneto e Friuli.




Da tempo immemore la zona, a prato stabile per decine di ettari, è meta invernale dei pastori che scendono dai monti per trascorrere con le greggi il periodo freddo. Il gregge era composto da circa 1200 capi e proveniva dal Trentino. In questi giorni si trovava nei prati che ricadono in comune di Portobuffolè e sfortuna ha voluto che ad accompagnarlo non ci fosse il pastore che veniva di solito e che ben conosce le insidie del fiume Livenza.



Il gruppo di pastori che accompagnava le pecore - composto da cinque uomini - non sapeva che il fiume può esondare, trasformando i prati in una trappola mortale per gli animali. L'alluvione ha avuto luogo nella notte fra giovedì e venerdì. Il gregge è venuto a trovarsi in un'area velocemente invasa dall'acqua.



Nonostante i pastori avessero cercato di spostare le pecore verso l'argine, si sono trovati davanti un mare d'acqua impossibile da attraversare. Né potevano tornare indietro. Prima delle 6 del mattino è partita la richiesta d'aiuto. «Sono arrivato sul posto quasi subito. - racconta Andrea Susana, sindaco di Portobuffolè che per l'intera giornata di ieri ha aiutato i pastori ed i vigili del fuoco nel difficoltoso salvataggio degli animali - Le pecore, circa sei-sette alla volta, venivano caricate su una barca a motore e su un canotto e portate in salvo. Sono poi state condotte in una stalla a Prata di Pordenone. Abbiamo lavorato tutto il giorno, sotto la pioggia. Purtroppo diverse decine di pecore, fra loro molti agnellini, non ce l'hanno fatta e sono morti annegati. Le carcasse sono state accatastate dietro l'asilo, i pastori provvederanno poi allo smaltimento». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino