Azzano, Fiume e Pasiano, il “triangolo” del maltempo: da due anni temporali e tempeste si concentrano qui

Dalla grandinata di Bannia agli ultimi giorni. Una lunga scia di distruzione: pochi ristori

Azzano, Fiume e Pasiano, il “triangolo” del maltempo: da due anni temporali e tempeste si concentrano qui
PORDENONE - Usando una tipica forzatura giornalistica, si potrebbe tranquillamente parlare di “fascia maledetta”. In realtà non c’entrano maledizioni...

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PORDENONE - Usando una tipica forzatura giornalistica, si potrebbe tranquillamente parlare di “fascia maledetta”. In realtà non c’entrano maledizioni varie o malocchi di qualsiasi natura. È una semplice casualità, che però costa centinaia di milioni di euro. C’è un’area del Friuli Occidentale, infatti, che da due anni sembra entrata nel mirino dei temporali, della grandine, dei cosiddetti downburst, quegli eventi che si portano dietro venti lineari superiori ai 100 chilometri l’ora e che seminano paura e distruzione. È una fascia che vede nell’occhio del ciclone tre comuni in particolare: Azzano Decimo, Fiume Veneto e Pasiano, con Brungera e Prata lambite dallo stesso fenomeno. Una lunga striscia di eventi climatici iniziata nel 2021 e che prosegue anche oggi: in corrispondenza di quasi ogni perturbazione, infatti, i paesi più martoriati sono sempre quelli. 


La storia

Il bombardamento a tappeto da parte del clima sui paesi messi nel mirino ha una data d’inizio. È il primo giorno di agosto del 2021, ci si sta rialzando a fatica dalle ristrettezze del Covid. Non è un’estate particolarmente piovosa, quella, ma nella mattinata di una domenica qualunque arriva una supercella che colpisce proprio la fascia tra Azzano Decimo, Fiume Veneto e Pasiano. Chicchi di grandine di dimensioni notevoli, ore di paura e tanti danni. Allora si parlò di grantinata record, senza sapere che due anni dopo le cose sarebbero andate anche peggio, visto il primato europeo del chicco caduto pochi giorni fa a Tiezzo di Azzano Decimo. Sempre nel 2021, poi, Fiume Veneto avrebbe dovuto fare i conti anche con un evento ancora più estremo, cioè una vera tromba d’aria (quindi con venti circolari e capacità distruttiva maggiore) registrata il giorno dopo Ferragosto. L’unica “consolazione”, la portata spaziale inferiore della devastazione, visto che i tornado generalmente si esauriscono dopo aver percorso una distanza inferiore rispetto ai donwburst, che possono correre per più di cento chilometri. Alberi caduti e vento forte nella stessa fascia anche nell’agosto del 2022: i comuni colpiti, sempre quelli. E poi il 13 luglio scorso, con la prima delle due ondate di maltempo. Anche in quel caso danni tra Azzano Decimo, Fiume Veneto e Pasiano.

Sui social la solidarietà di due videomaker: «Disponibili a documentare i danni per le pratiche di ristoro» 

Il conto

Due anni da incubo per almeno tre comuni e in totale per quasi 50mila cittadini. Solo a Fiume Veneto, togliendo i danni provocati dall’ultima ondata (devono ancora essere quantificati, come spiegato a pagina due), gli eventi del 2021 sono costati più di 13 milioni di euro, tra pubblico e privato. Altri quattro milioni di euro ad Azzano Decimo, con il consigliere regionale Putto che ieri ha chiesto che «al di là degli eventi avversi di questa settimana, oggetto di richieste e stanziamenti specifici che al momento ritengo comunque insufficienti, onde evitare nuove promesse disattese venga allocata una somma complessiva di 10 milioni di euro nell’assestamento, affinché le domande senza adeguata risposta avanzate nella passata legislatura trovino finalmente ristoro: le risorse non mancano e la Regione può farsene direttamente carico. Altrimenti restiamo fermi alla “politica degli annunci” senza risultati concreti in favore dei cittadini». Infine Pasiano, dove tra la penultima ondata e gli eventi atmosferici del 2021, si arriva a una cifra vicina ai due milioni di euro. 

 

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Il Gazzettino