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PORDENONE - Usando una tipica forzatura giornalistica, si potrebbe tranquillamente parlare di “fascia maledetta”. In realtà non c’entrano maledizioni varie o malocchi di qualsiasi natura. È una semplice casualità, che però costa centinaia di milioni di euro. C’è un’area del Friuli Occidentale, infatti, che da due anni sembra entrata nel mirino dei temporali, della grandine, dei cosiddetti downburst, quegli eventi che si portano dietro venti lineari superiori ai 100 chilometri l’ora e che seminano paura e distruzione. È una fascia che vede nell’occhio del ciclone tre comuni in particolare: Azzano Decimo, Fiume Veneto e Pasiano, con Brungera e Prata lambite dallo stesso fenomeno. Una lunga striscia di eventi climatici iniziata nel 2021 e che prosegue anche oggi: in corrispondenza di quasi ogni perturbazione, infatti, i paesi più martoriati sono sempre quelli.
La storia
Il bombardamento a tappeto da parte del clima sui paesi messi nel mirino ha una data d’inizio. È il primo giorno di agosto del 2021, ci si sta rialzando a fatica dalle ristrettezze del Covid.
Il conto
Due anni da incubo per almeno tre comuni e in totale per quasi 50mila cittadini. Solo a Fiume Veneto, togliendo i danni provocati dall’ultima ondata (devono ancora essere quantificati, come spiegato a pagina due), gli eventi del 2021 sono costati più di 13 milioni di euro, tra pubblico e privato. Altri quattro milioni di euro ad Azzano Decimo, con il consigliere regionale Putto che ieri ha chiesto che «al di là degli eventi avversi di questa settimana, oggetto di richieste e stanziamenti specifici che al momento ritengo comunque insufficienti, onde evitare nuove promesse disattese venga allocata una somma complessiva di 10 milioni di euro nell’assestamento, affinché le domande senza adeguata risposta avanzate nella passata legislatura trovino finalmente ristoro: le risorse non mancano e la Regione può farsene direttamente carico. Altrimenti restiamo fermi alla “politica degli annunci” senza risultati concreti in favore dei cittadini». Infine Pasiano, dove tra la penultima ondata e gli eventi atmosferici del 2021, si arriva a una cifra vicina ai due milioni di euro.
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Il Gazzettino