Maltempo a Merlara. Corsa contro il tempo per salvare 160 tra cani e gatti: il canile rischiava di allagarsi

I volontari hanno fatto di tutto per metterli in un posto più sicuro

MERLARA (PADOVA) - Una task force di volontari per aiutare i gestori del canile a mettere al riparo gli animali: una corsa contro il tempo grazie a cui, in sei ore, sono stati...

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MERLARA (PADOVA) - Una task force di volontari per aiutare i gestori del canile a mettere al riparo gli animali: una corsa contro il tempo grazie a cui, in sei ore, sono stati spostati 130 cani e 30 gatti. Il maltempo e il rischio idrogeologico mettono a repentaglio non solo la salute delle persone, ma anche quelle degli amici a quattro zampe. A Merlara, proprio a ridosso degli argini del Fratta, si trova il Rifugio del cane Val di Maso, struttura privata che offre un luogo sicuro agli animali del circondario. Sicuro fintantoché le piogge abbondanti non innalzano la portata del fiume e aumenta il rischio di esondazioni. Il pericolo si era già manifestato dieci anni fa. «Era stata una vera e propria alluvione - racconta il presidente del canile, Gianfranco Fanton -. Nel giro di pochissimo il livello del fiume si era alzato di tanto e, in una notte, avevamo realizzato un canile d'emergenza al magazzino comunale. Questa volta non sarebbe stato proprio possibile». A mancare non sono certo le braccia volonterose della Lega nazionale difesa del cane di Legnago e quelle dei collaboratori di Gianfranco.

Il trasferimento degli animali in un luogo sicuro

«Negli ultimi anni - prosegue - abbiamo accolto cani sempre più difficili da gestire e non potevamo metterli tutti nelle gabbiette per trasferirli». Dei 130 cani ospitati al rifugio una quarantina appartiene infatti a quelle che (impropriamente) vengono chiamate razze pericolose: pitbull, bull terrier, pastori maremmani e altri incroci che le famiglie tendono a non adottare. In più, c'erano una trentina di gatti selvatici, molto difficili da trattare. Per questo l'opera portata a termine mercoledì sera dalle 18 a mezzanotte è stata ancor più imponente di quella del 2014. Grazie all'intervento di operatori e volontari esperti, che sanno come trattare anche gli animali meno docili, poco a poco il canile è stato svuotato. Ci sono voluti molti viaggi con i furgoncini attrezzati per portare cani e gatti sia in strutture del territorio che da alcune famiglie che hanno deciso di ospitarli transitoriamente. «Abbiamo giocato d'anticipo e l'operazione è riuscita senza intoppi - prosegue Fanton -. Il mio grazie va anche alle brave persone che hanno fatto l'opera pia di ospitare i nostri cani e gatti». Nelle tante foto scattate mercoledì notte si vedono volontari provati ma sorridenti e felici di dare una mano a mettere in salvo queste creature che non avrebbero potuto intuire il pericolo.

Paura per villa Barbarigo

Finora tutto è andato per il meglio e il Fratta, per quanto gonfio d'acqua, non ha dato gravi problemi, anche se in queste nuove ore di pioggia l'allerta resta alta. «Nessun pericolo di annegamento degli animali - tranquillizza il presidente -. Al massimo c'era il rischio che scappassero e che potessero nuocere ad altre persone per la paura». A Merlara però ha destato preoccupazione anche il tetto della centralissima villa Barbarigo. L'immobile, inagibile da anni per via del suo stato pericolante, ha subito gravi danni in conseguenza delle intense piogge dei giorni scorsi. L'acqua ha infatti marcito ulteriormente le già malridotte travi del tetto e provocato il crollo parziale di un'altra porzione della copertura. «L'ultimo intervento conservativo alla villa era stato completato circa 25 anni fa - spiega il sindaco Daniele Boron -. Un lavoro che non aveva però risolto le gravi carenze strutturali». 

 

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Il Gazzettino