Malore, prof dell'Università di Padova muore a 48 anni. Raccolta fondi per aiutare la moglie e i figli di Alberto Pivato

Malore, prof dell'Università di Padova muore a 48 anni. Raccolta fondi per aiutare la moglie e i figli di Alberto Pivato
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PONZANO VENETO (TREVISO) - Il cordoglio era stato vastissimo, da Padova a Ponzano Veneto e fino a Povegliano, suo paese d'origine. Ma al dolore e all'incredulità si sommano le difficoltà di ogni giorno, anche economiche, seguite alla scomparsa, a soli 48 anni, di un padre di famiglia, con due bimbi piccoli: 3 e 6 anni appena. È per questo che i colleghi dell'azienda di Villorba in cui lavora Sara, la compagna di Alberto Pivato, il docente universitario venuto a mancare improvvisamente poco più di un mese fa, hanno deciso di avviare online, sul portale "Go fund me", una raccolta fondi per dare una mano nell'immediato e nel futuro ai due figlioletti. «Alberto ci ha lasciato improvvisamente, dopo una vita vissuta intensamente che ha lasciato un segno indelebile in tutti quelli che l'hanno conosciuto. Con questa raccolta fondi vogliamo testimoniare la nostra vicinanza a Sara, aiutando i piccoli nel loro percorso scolastico».

 


LE DIFFICOLTÀ
L'obiettivo dell'iniziativa è proprio quello di cercare di offrire un contributo concreto per affrontare tutte le difficoltà, facilmente intuibili, in cui si è ritrovata la giovane mamma, alle prese con due bimbi in tenera età, il lavoro e l'inattesa perdita del compagno. Alberto, ingegnere ambientale, si era laureato all'Università di Padova nel 2001, intraprendendo poi il percorso accademico. Grazie alle sue capacità era diventato prima ricercatore e poi professore associato nel dipartimento di Ingegneria civile, ambientale ed edile. Il 23 gennaio, improvvisamente, il malore nella sua casa di Ponzano, a cui è seguita una corsa in ambulanza verso l'ospedale di Treviso terminata con la drammatica diagnosi: dissezione dell'aorta. Il docente universitario è stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico nel disperato tentativo di salvarlo, ma i danni al cuore erano troppo gravi e a soli 48 anni se n'è andato lasciando sotto shock la compagna Sara Giacomazzi, i genitori Diodato e Renata, il fratello Ilan, le nipoti, i suoceri.


IL DOLORE


«Un destino crudele e ingiusto ti ha strappato troppo presto dall'amore della tua famiglia, ma non ti toglierà mai dalla nostra memoria e dal nostro cuore», hanno voluto scrivere i suoi familiari sull'epigrafe. Alberto Pivato non era conosciuto e apprezzato soltanto per la sua professione, ma anche per la sua passione politica, prima con Forza Italia, poi con la civica Rete Ponzano. E poi ancora per le altre due sue passioni: il teatro e il calcio. «Un dolore e un accadimento difficile da accettare, specie per un amico le cui strade ci hanno portato più volte a incontrarci», aveva scritto il sindaco di Ponzano, Antonello Baseggio. Ora che la vita riprende, ora che la quotidianità torna a mostrarsi nelle sue piccole grandi difficoltà, i colleghi di Sara si sono mobilitati per fare qualcosa di concreto, donando e sollecitando le donazioni per dare ai bimbi di Alberto una serenità in vista della loro crescita e del loro percorso di studi. Ciò che il papà avrebbe voluto garantire loro se un pomeriggio, all'improvviso, il destino non avesse deciso altrimenti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino