Stroncato da malore in casa a 29 anni. Il giorno prima era stato dal medico

Il 29enne sacilese Thomas Romanzin
SACILE - Un malore a 29 anni, quando la vita è lì che aspetta di essere acchiappata. Una morte ancora più assurda perché la giovane vittima...

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SACILE - Un malore a 29 anni, quando la vita è lì che aspetta di essere acchiappata. Una morte ancora più assurda perché la giovane vittima venerdì sera non si era sentita bene, tanto da andare a farsi visitare dalla guardia medica e poi, rassicurato, era tornato a casa, nell’abitazione di via Bravin dove viveva con la nonna. È morto così Thomas Romanzin; aveva festeggiato pochi giorni fa il compleanno. Inutili i tentativi di rianimarlo degli operatori del 118 arrivati sul posto dopo che nella tarda mattinata di ieri la nonna lo ha trovato a letto privo di sensi. Non c’è stato nulla da fare. 


IL MALESSERE
Thomas, dopo aver lavorato in una profumeria a Padova, era rientrato a Sacile, dove vivono il papà Roberto, la mamma Arianna Poletto e il fratello minore Kevin. Ma aveva deciso di andare a vivere con la nonna e stava pensando di lavorare in proprio, aprendo un’attività. Un ragazzo come tanti, senza grilli per la testa e descritto come una bella persona, dolce e disponibile. Venerdì sera Thomas si sente male, accusa un forte e insistente dolore al petto, alla bocca dello stomaco. Un malessere talmente forte da convincere lo zio, infermiere in pensione, a portarlo subito ad andare dalla guardia medica. Dopo una visita il ragazzo viene dimesso con alcune prescrizioni mediche perché potrebbe trattarsi di influenza. Ma, da quanto appreso, aveva in programma di fare altri esami per appurare la causa di quel dolore.

IL RIENTRO A CASA
Il ventottenne una volta rientrato a casa si mette a letto e sabato mattina la nonna esce a prendergli le medicine prescritte. Quando rientra va in camera a vedere come sta il nipote e lo trova agonizzante. Immediata la chiamata al 112, poi l’arrivo dell’ambulanza e i lunghi tentativi di riportare in vita quel giovane uomo. Inutili. Tra lo sgomento e il dolore senza parole di famigliari e amici la realtà di una morte assurda. Incomprensibile e lacerante.
LE INDAGINI

Perchè è morto Thomas? Cosa ha provocato il decesso? Poteva essere salvato? Domande che frullano nella testa di quanti, tanti, gli hanno voluto bene e alle quali darà una risposta l’autopsia disposta dalla Procura. Intanto ai famigliari rimangono solo le lacrime e il ricordo di chi non c’è più. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino