Teolo. Malore, ciclista si ferma al bar per bere un caffè e viene trovato morto sul pavimento del bagno

Malore a Teolo, ciclista si ferma al bar per bere un caffè e viene trovato morto sul pavimento del bagno
TEOLO (PADOVA) - Stroncato da un infarto poco dopo la partenza in bici per il tradizionale giro domenicale sui Colli. Non c’è stato nulla da fare per Claudio Goldin,...

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TEOLO (PADOVA) - Stroncato da un infarto poco dopo la partenza in bici per il tradizionale giro domenicale sui Colli. Non c’è stato nulla da fare per Claudio Goldin, 66 anni, tecnico, colto dal malore mentre si trovava al bar “Baldin” lungo la provinciale a Praglia. Il 66enne, ieri mattina, era salito in sella alla propria bicicletta per compiere, come sua abitudine un giro nella zona dei Colli. Aveva percorso appena qualche chilometro dalla sua abitazione, al numero 48 di via San Benedetto, nella zona artigianale di Teolo, quando ha deciso di fare sosta per un caffè.


Probabilmente, dopo le prime pedalate il 66enne deve aver avvertito qualche disturbo. Appena entrato nel locale, dopo aver ordinato la consumazione, Claudio Goldin ha chiesto infatti di poter accedere ai servizi. La tragedia purtroppo è maturata qualche minuto dopo. I primi a insospettirsi per non vederlo più uscire dai bagni sono stati i gestori del locale. Con l’aiuto di qualche avventore hanno bussato alla porta, avvertendo il 66enne che il caffè era stato già stato servito sul banco. Ma non ottenendo risposta, hanno intuito la possibilità di un malore e hanno forzato la porta. I loro presentimenti erano purtroppo fondati. Il ciclista giaceva infatti senza vita riverso sul pavimento


Aveva appena avuto il tempo di lavarsi le mani prima di crollare a terra, rimanendovi senza vita. Inutile l’allarme subito diramato ad un’ambulanza, visto che il personale medico giunto di lì a poco non ha potuto fare altre che constatarne il decesso. Sul posto sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Abano, che hanno disposto l’accompagnamento della salma all’Istituto di Medicina legale per i riscontri di rito. Sul posto, sconvolta, è arrivata anche la sorella del ciclista, avvisata dai militari dell’Arma. Claudio Goldin non risultava essere volto conosciuto nella zona di Praglia. Secondo le informazioni raccolte alcuni residenti della zona, viveva da solo nella propria abitazione in zona artigianale, dove si sarebbe recentemente trasferito da Padova. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino