Rischia di affogare in piscina: «Ecco come abbiamo salvato la ragazza colta da malore»

La piscina di Occhiobello, teatro mercoledì del delicato episodio
OCCHIOBELLO  - Colpita da un arresto cardiaco mentre stava nuotando. L’episodio terribile è avvenuto mercoledì pomeriggio in piscina a Occhiobello con...

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OCCHIOBELLO  - Colpita da un arresto cardiaco mentre stava nuotando. L’episodio terribile è avvenuto mercoledì pomeriggio in piscina a Occhiobello con protagonista una nuotatrice agonista, 17enne di Ferrara, salvata da tre persone che hanno praticato - a turno - il massaggio cardiaco.


Costanza Ferranti, referente della società Pool 4.0, che si occupa di gestire la piscina di Occhiobello, ripercorre nel dettaglio quei momenti angoscianti: «Mercoledì pomeriggio non ero presente in struttura, ma il personale mi ha raccontato quello che è successo. La ragazza stava svolgendo il tradizionale allenamento in vasca, a un certo punto ha espresso la volontà di uscire dall’acqua, perché non si sentiva bene. Il bagnino le ha subito consigliato di sedersi di fianco al blocco: l’atleta ha provato ad alzarsi ed è praticamente svenuta tra le braccia del bagnino, fortunatamente non è caduta in acqua e non ha sbattuto la testa. La giovane ha perso i sensi e, dal colorito, gli istruttori hanno subito intuito si trattasse di un arresto cardiaco: il battito era fermo. E’ arrivato un altro istruttore con brevetto Blsd. Dopo alcuni istanti, è sopraggiunto una terza persona, un utente della piscina. Si tratta di un carabiniere specializzato e formato dai corsi: i tre si sono alternati per quasi 20 minuti nel praticare il massaggio cardiaco alla ragazza, alternato all’utilizzo del defibrillatore (sono state necessarie ben tre scariche). Poi finalmente è arrivata l’ambulanza e il personale del Suem ha posto una serie di domande sugli interventi effettuati. La nuotatrice è stata intubata e trasportata all’ospedale di Rovigo, dove si trova ricoverata in terapia intensiva».

APPRENSIONE

Sono ore terribili per i familiari della 17enne, residente nella vicina Ferrara, che da anni frequenta la piscina di Occhiobello e pratica nuoto agonistico. Anche Costanza Ferranti è rimasta scossa: «Non c’era nessuna avvisaglia che potesse succedere qualcosa del genere, sembrava tutto nella norma, anche dal certificato medico è emerso che è tutto in regola. E’ stato un fulmine a ciel sereno». La direzione è rimasta in contatto con i parenti della ragazza e anche con l’Amministrazione comunale di Occhiobello: «La famiglia è ancora sotto shock, ho sentito il papà e al momento c’è un cauto ottimismo. Mercoledì sera, appena saputo dell’accaduto, il sindaco Sondra Coizzi mi ha contattata per sapere come stesse evolvendo la situazione e chiedendomi di portare, da parte sua, i ringraziamenti alle persone intervenute nel salvataggio».


Pool 4.0 gestisce l’impianto natatorio in Polesine da dicembre 2019 e l’unico episodio simile che si è verificato ha avuto un lieto fine: «A giugno della scorsa estate un uomo affetto da disabilità si è sentito male, mentre stava praticando nuoto libero. Gli era stato praticato il messaggio cardiaco ed era stato fondamentale, anche in quella circostanza, l’utilizzo del defibrillatore. Adesso sta bene, tutto si è risolto positivamente perché la persona ha rifrequentato la piscina e ripreso a nuotare, sempre con gli accompagnatori presenti».
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Il Gazzettino