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FANNA (PORDENONE) - È morto, a soli 36 anni, nella sua abitazione, senza aver mai sofferto di particolari patologie. Vittima di un malore che non gli ha dato scampo, nella propria casa di Fanna, è Leonardo Liberato, che nel comune pedemontano si era trasferito qualche anno fa, assieme alla moglie Giovanna. La coppia ha tre figli piccoli.
IL MALORE
Da quanto si è appreso, il dramma si è consumato in pochi minuti: il 36enne si è alzato per andare al lavoro lamentando un malessere, che non sembrava dare preoccupazione e che poteva al più essere classificato tra i sintomi delle patologie stagionali.
IL RICORDO
«Un pezzo di pane, una persona speciale e altruista, un padre amorevole», è la descrizione che ne hanno fatto gli amici sui social, mettendosi disposizione di Giovanna, per qualunque necessità in questi frangenti così difficili e inimmaginabili soltanto fino a poche ore fa. Anche la comunità di Fanna ha fatto recapitare la disponibilità a supportare le attività famigliari, colpita anche dal fatto che questa tragedia lascia tre giovanissimi e inconsolabili orfani. I colleghi hanno promosso iniziative di solidarietà alle quali c'è stata immediata adesione.
Nel giro di poche settimane è il secondo malore fatale che si verifica a Fanna: il 14 ottobre era morto il 63enne Nicola Ferraioli, noto pizzaiolo della zona. Anche in quella circostanza, le prime avvisaglie dell'attacco cardiaco erano giunte quando ancora l'uomo si trovava all'interno della propria abitazione. Poi la corsa verso l'ospedale accompagnato dai congiunti e l'esito infausto delle cure, tra la disperazione della famiglia e dell'intera comunità locale. Fanna che questa settimana ha anche accompagnato, nel suo ultimo viaggio, lo storico sindaco della ricostruzione, Annunziato Crucitti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino