PADOVA - Improvviso e sconvolgente, un grave lutto si è abbattuto ieri sul centro sportivo Plebliscito. A 42 anni è infatti mancato, a causa sembra di un aneurisma...
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Erano circa le 11 di ieri mattina quando Tuscia era sul piano vasca a fare attività con i ragazzi. A un certo punto ha accusato un malore alla schiena e ai reni. Non sembrava una situazione preoccupante, tanto che ha avuto il tempo anche di farsi una doccia, ma poi è arrivato un mancamento. Dopo l'episodio la decisione di chiamare il 118, che arrivato sul posto ha potuto prendere i segni vitali a Rinaldi, che è stato portato al pronto soccorso ancora cosciente, accompagnato anche da David Barbiero del Plebliscito. Mentre era in ospedale è arrivato rapidissimo il tracollo, nel primo pomeriggio. I medici hanno provato a intervenire, ma non ne hanno avuto praticamente la possibilità: Tuscia è morto in pochissimo tempo. La motivazione la stessa che aveva colpito Gianni Gross, a oltre settant'anni.
Francesco Rinaldi, nato nel 1975 a Feltre ma trasferitosi a Padova da giovanissimo, lascia la compagna Emanuela, con cui viveva a Montà, e tanti amici soprattutto in quel mondo sportivo in cui aveva sempre vissuto. La notizia di una morte così tragica e improvvisa ha sconvolto infatti tutto l'ambiente del Plebiscito, che si preparava invece a un momento di gioia con le finali di Coppa Len a Budapest, in cui è impegnata la Lantech, che iniziano proprio oggi pomeriggio. «Francesco è praticamente nato assieme a noi - commenta commosso il patron del Plebiscito, Lino Barbiero - Aveva imparato a nuotare, da ragazzino, qui e qui è sempre rimasto. Una persona unica, un ragazzo d'oro. Aveva una passione incredibile per la pallanuoto, allenava i più piccoli. Tutti i nostri atleti, forti e meno forti, maschi e femmine, sono passati da lui. Sono sconvolto». Rinaldi al Plebiscito era una presenza costante, ma la sua grande passione era la pallanuoto, che aveva praticato da ragazzo, insiema al Calcio Padova di cui era un grandissimo tifoso. Una volta smessa la calottina del giocatore aveva iniziato ad allenare, dedicandosi ai più piccoli dell'acquagol. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino