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TREVIGNANO - Colto da un malore mentre scaricava il camion nel magazzino della Geox: muore in ospedale dopo tre giorni di agonia. La vittima è un giovane operaio senegalese: Balde Samba, 34 anni. Aveva raggiunto la Marca per assicurare un futuro alla sua famiglia, invece ha trovato la morte. Abitava a Treviso, in viale della Repubblica. Anche due cugini risiedono nel Trevigiano. La moglie e il figlio piccolo, invece, sono rimasti in Senegal. Forse speravano di raggiungerlo, un giorno. Invece ora attendono il rimpatrio della salma, per dare l'ultimo saluto a Balde. La tragedia si è consumata venerdì 8 marzo al Geox factory store di via Industrie, a Signoressa di Trevignano. Il giovane operaio, ingaggiato attraverso un'agenzia interinale, lavorava lì soltanto da una settimana.
IL DRAMMA
Quel pomeriggio stava scaricando un camion, come aveva fatto anche nei giorni precedenti. Altri lavoratori invece avevano incrociato le braccia aderendo allo sciopero indetto dai sindacati in occasione della Giornata internazionale della donna. Lui invece si era presentato al lavoro e, dopo la pausa pranzo, aveva ripreso ad armeggiare con i prodotti stipati nel camion. Scarpe, vestiti, accessori: il magazzino di Signoressa funge da hub in cui la merce prodotta viene smistata ai singoli negozi. Alle 15.30 il lavoratore si è sentito male: ha iniziato a vomitare e poi si è accasciato a terra, privo di sensi. L'autista del camion è stato il primo a soccorrerlo: ha capito subito che la situazione era grave. La catena dei soccorsi è stata tempestiva: in pochi minuti sono intervenute sul posto ambulanza ed elisoccorso. Viste le condizioni, il paziente è stato trasportato in elicottero all'ospedale Ca' Foncello di Treviso e ricoverato d'urgenza in Neurochirurgia e poi trasferito in Rianimazione. I sintomi infatti avevano fatto propendere fin dall'inizio per un disturbo neurologico: un ictus o un'ischemia.
I PARENTI
Dolore e sconforto tra i familiari. Ma anche la volontà di fare chiarezza: «Diteci perché è morto». In queste ore stanno valutando l'ipotesi di affidarsi a un avvocato e fare un esposto alla Procura. Vogliono avere la certezza che si sia trattato di un malore e fugare i dubbi su eventuali responsabilità.
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Il Gazzettino