Malore alla sfilata dei carri, il cuore cede: muore volontario di 26 anni

Francesco Ros e la sfilata dei carri a Pasiano
PASIANO - È morto l'altra notte dopo una settimana di ricovero in terapia intensiva all'ospedale civile di Pordenone, il pasianese Francesco Ros di 26 anni. Il suo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PASIANO - È morto l'altra notte dopo una settimana di ricovero in terapia intensiva all'ospedale civile di Pordenone, il pasianese Francesco Ros di 26 anni. Il suo cuore già provato dall'ictus che lo aveva colpito 4 anni fa, non ha retto a una nuova emorragia e alle successive complicazioni. La sua famiglia, la mamma Daniela, il papà Sergio e il fratello Matteo, stanno vivendo con immenso dolore la tragica scomparsa di Francesco, un lottatore nato, con tanta voglia di vivere e di farcela ancora una volta. Francesco si era sentito male una settimana fa, mentre con gli amici si era recato al Carnevale in notturna di Prata. Ci teneva tantissimo, amava il colore e l'allegria, la sfilata e i carri. Ma mentre stava camminando ha avuto un mancamento e ha perso i sensi, ma un amico che si è accorto di quanto gli stava accadendo lo ha sorretto.

 
Immediati i soccorsi di primo soccorso dell'ambulanza della Croce rossa e poi del 118, che dopo aver stabilizzato il giovane, lo ha trasportato in codice rosso all'ospedale di Pordenone. Ma il calvario era iniziato quattro anni fa, a fine luglio del 2015, quando Francesco è stato colpito da ictus. «È stato forte, ha affrontato sempre con grande forza la sua malattia - racconta il padre Sergio, ex presidente del comitato del Maggio pasianese - con la speranza di vivere e di stare bene. Nel 2016 dopo un mese tra ospedale e casa, si era messo a disposizione come volontario, quello che amava fare dopo il lavoro, nel Maggio pasianese. Era arrivato con la carrozzina, perchè non era del tutto autonomo. E nonostante fosse stato colpito da emiparesi destra e dalla perdita di parola, il suo motto era andare avanti. Poi ha iniziato la logopedia ottenendo buoni risultati, anche se una lieve afasia era rimasta». Francesco si è diplomato geometra al Sandro Pertini con ottimi voti e si è messo subito alla ricerca di lavoro. Mentre attendeva il lavoro, ha fatto esperienza in produzione, prima alla Friulintagli e poi per due anni al Mobilificio San Giacomo. Mancava poco alla fine del contratto e si stavano aprendo nuove strade per il suo lavoro, quando Francesco a fine luglio del 2016 è stato colpito da ictus.
I RICORDI

Francesco aveva un sorriso contagioso ed era generoso. Ieri la triste notizia che la lasciato la comunità di Pasiano attonita. Tantissimi i messaggi di vicinanza postati dagli amici nel suo profilo Facebook: Hai lasciato un vuoto immenso nei nostri cuori, non ci sono parole che descrivono la tua umiltà e generosità, la voglia di vivere. E anche: porterò sempre con me il tuo dolce e contagioso sorriso. E il consigliere Omar Battiston aggiunge: «non ci sono grandi commenti da fare: quando se ne va anzitempo un così bravo giovane, c'è spazio solo per una lacrima ed un abbraccio alla famiglia». Mentre Gabriele Marcuzzo conclude: «Era un bravo ragazzo Francesco, un bravo giocatore nel Basket Pasiano, un volontario dal cuore grande. Sono vicino alla sua famiglia». I funerali con ogni probabilità saranno celebrati domani pomeriggio nella chiesa di Pasiano.
Mirella Piccin
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino