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CASALE - Malore fatale in autostrada: riesce a raggiungere l'area di servizio, scende dalla macchina, chiede aiuto e poi si accascia a terra, morto. Nemmeno il massaggio cardiaco praticato subito da un medico tedesco è bastato a salvarlo. La vittima è 74enne di Forlì che ieri mattina, 16 luglio, stava percorrendo la A27 in direzione Venezia. A un certo punto ha iniziato a stare male. Erano le 10.15 e l'automobilista era in prossimità dell'area di servizio Sile Ovest, a Casale sul Sile. In quelle condizioni non riusciva più a guidare: ha messo la freccia e si è fermato al distributore, sicuro che lì avrebbe trovato qualcuno pronto a soccorrerlo. «Sto male» ha detto barcollando. Giusto il tempo di fare pochi passi ed è stramazzato a terra: il suo cuore aveva smesso di battere.
I SOCCORSI
Tra i primi ad accorrere c'è stato un medico tedesco.
IL PRECEDENTE
Una circostanza drammatica che avrebbe potuto avere conseguenze ancora più tragiche. Se infatti il 74enne fosse morto mentre la vettura era in corsa, il rischio di provocare un incidente con feriti o vittime sarebbe stato altissimo. Come è successo sempre in A27 a Biagio Polverino, 55 ani, medico nefrologo a Conegliano. Il 24 maggio scorso il professionista si è accasciato al volante al casello di Treviso Nord, a Lancenigo di Villorba. L'infarto fulminante non gli ha lasciato scampo. E la sua Renault ha continuato a marciare (a bassa velocità) invadendo la corsia opposta proprio nel momento in cui arrivava una Musa, con tre donne a bordo: tutte ferite, in modo lieve. Stavolta fortunatamente, l'automobilista è riuscito a fermarsi in tempo evitando impatti con altre vetture.
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Il Gazzettino