Si accascia sul ring durante l'allenamento: il pugile "Iceman" operato alla testa

Il pugile Gabriele Gangi
PIOVE DI SACCO - Sta facendo i conti con la degenza post operatoria ma anche con la necessità di ingoiare il “rospo” di non potersi giocare il titolo di...

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PIOVE DI SACCO - Sta facendo i conti con la degenza post operatoria ma anche con la necessità di ingoiare il “rospo” di non potersi giocare il titolo di campione italiano Gabriele Gangi, pugile professionista che sabato ha fatto rivivere momenti di autentico terrore nella palestra della Boxe Piovese. Durante un allenamento il campione lombardo ha accusato un malore ed è stato trasferito d’urgenza in elicottero all’ospedale del capoluogo dove è stato sottoposto a un’operazione chirurgica alla testa, mentre al palasport Borgo Rossi tornava a materializzarsi l’incubo della tragica vicenda legata a Sedik Boufrakech.


É il pomeriggio di sabato quando sul ring della società capitanata dallo storico allentatore Gino Freo si incontrano Gabriele Gangi e l’atleta di casa Luca Rigoldi. Il primo, ventiquattrenne professionista con un’ottima carriera proiettata verso traguardi importanti, è arrivato nel Padovano nell’ambito di un circuito di allenamenti in preparazione del match per aspirare al titolo di campione italiano dei pesi “gallo”. Originario di Cairate, è il fiore all’occhiello della Master Boxe di Busto Arsizio dove si allena da sempre. Talento indiscusso, da professionista vanta sette vittorie e una sola sconfitta tanto da essersi guadagnato il soprannome Iceman. Freo lo ha invitato a Piove di Sacco, in quella che è la roccaforte della boxe padovana, per un allenamento di “sparring”. Si tratta di un incontro in regime aerobico, per lavorare in velocità e ad alta frequenza cardiaca. Routine per gli atleti e infatti sotto gli occhi degli allenatori oltre che del padre e del fratello di Gangi, tutto fila liscio. 

IL PALLORE

Alle 18 Gabriele diventa pallido. Si ferma: «Ragazzi sono stanco, non sto bene. Non posso continuare», dice prima che le gambe gli cedano. Non ha ricevuto colpi pericolosi o particolarmente forti, sembra un semplice mancamento. Finisce seduto a terra, ma la palestra viene travolta dal puro terrore. «Abbiamo chiamato immediatamente il 118 e fatto arrivare l’elicottero», spiega Gino Freo. Gabriele viene trasferito d’urgenza al policlinico di Padova. Lo sottopongono a tutti gli accertamenti del caso: è debole e nella scatola cranica gli esami evidenziano una piccola macchia. É un ematoma cerebrale, un accumulo di sangue che va asportato. Lo mettono sotto i ferri e fortunatamente l’operazione riesce perfettamente. La Boxe Piovese però è sconvolta perché questa storia ne richiama inevitabilmente alla mente un’altra. La tragedia che ha colpito il giovane Sedik Boufrakech nel maggio 2017, quando al termine di un allenamento si era accasciato finendo in coma farmacologico per una grave emorragia che ha finito per costringerlo su una sedia a rotelle. Beffa del destino, anche Boufrakech era arrivato a Piove come ospite per partecipare alla rifinitura dell’allenamento ancora un volta di Luca Rigoldi, che anche all’epoca si preparava per un incontro importante. «Eravamo terrorizzati. Noi mettiamo sempre la salute degli atleti prima di tutto e abbiamo voluto fare il possibile perché Gabriele fosse soccorso al meglio – prosegue Freo – era sotto stress perché si sta preparando a grandi impegni e per fortuna la situazione alla fine era meno grave del previsto. Avevano guantoni e tutte le precauzioni del caso, era un allenamento normale con un atleta integro e forte. Peccato per il nostro Luca, che si è trovato a rivivere un incubo». Gangi ieri era ancora all’ospedale, ma vigile e in via di ripresa: «Si è svegliato, chiede dei parenti e della fidanzata – spiega il vertice della squadra di Busto Arsizio, Eligio Calandrino, che lo ha raggiunto –. Purtroppo non potrà gareggiare per il titolo italiano che si disputerà a fine aprile proprio nella nostra palestra e per questo è comprensibilmente nervoso, l’umore non è dei migliori e ha preso un bello spavento. Si stava allenando per quell’evento: lo stress e l’alimentazione ipercontrollata lo hanno indebolito e sabato ha ceduto nonostante fosse ben protetto, con tanto di caschetto. Ora lo terremo a riposo e sotto controllo e una volta tornato in piena salute vogliamo rivederlo sul ring più forte di prima». 
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Il Gazzettino