UDINE - No al web che sta rischiando di diventare il medico virtuale a cui si affidano sempre più spesso anche gli udinesi per autodiagnosi, autoprognosi, diete fai da...
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Pochi i portali seri
«Bisogna avvicinarsi con molta cautela al presunto dottor web, soprattutto per chi non è avvezzo a eseguire ricerche competenti e a selezionare l'affidabilità delle fonti - dice Rocco -. Nulla da dire, ovviamente, su alcuni portali specifici seri dove si possono inviare richieste di chiarimenti a medici identificati con nome e cognome e specialità, in quanto, per questi casi, il controllo è affidato a medici che mai, comunque online, possono effettuare diagnosi virtuali, neppure avendo in mano gli esami inviati tramite web».
Un fenomeno in forte aumento
Negli ultimi mesi si registra anche sul nostro territorio una ricerca cospicua di diete fai da te, senza consultare i professionisti, come pure, ed è il settore oggetto nello specifico dell'ultima presa di posizione dell'Ordine, avviene nel settore dello sport in generale.
Tutti a cercare online consigli per fare sport
«Come per i regimi alimentari è indispensabile essere seguiti da figure professionali riconosciute, lo stesso vale per quanti praticano sport a livello non agonistico - dice il presidente -. Come Ordine promuoviamo uno sano stile di vita, come l'attività motoria, arma molto efficace per quanto concerne situazioni di cardiopatie ischemiche, obesità, diabete di tipo 2 a livello di prevenzione sia primaria e secondaria». L'attività motoria però non può essere esercitata guardando qualche video di esercizi online o chiedendo consigli a presunti istruttori virtuali o trovando schede di allenamento online, mette in guardia Rocco, anche alla luce della presa di posizione di Michele De Maglio, istruttore di attività motorie, laureato magistrale in Scienza dello Sport.
Si corrono gravi rischi
L’attività motoria deve essere adatta alle caratteristiche del soggetto che la pratica: età, sesso, peso, condizioni fisiche; deve essere proposta con razionalità, deve prevedere una specifica intensità e una progressione del carico di lavoro e deve essere gestita da persone qualificate quali laureati in scienze motorie. «Purtroppo - dice De Maglio - ancora oggi l’attività motoria e sportiva possono essere somministrate da chiunque. Così come ci serviamo dell’ausilio dei medici per quanto riguarda assunzione di farmaci, controlli e cure di malattie, abbiamo bisogno di servirci dell’istruttore di attività motorie per evitare di trasformare i vantaggi dello sport in danni per la nostra salute». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino