Gara di solidarietà per la piccola Vittoria, 5 anni, malata di tumore

Vittoria
ZOPPOLA - La piccola Vittoria, 5 anni, ha un tumore al tronco encefalico. In Italia non la operano, possono farlo soltanto in Germania o negli Stati Uniti. Già...

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ZOPPOLA - La piccola Vittoria, 5 anni, ha un tumore al tronco encefalico. In Italia non la operano, possono farlo soltanto in Germania o negli Stati Uniti. Già raccolti 34 mila euro grazie ai social. «Ho deciso di rendere pubblica la nostra storia perché ancora pochi conoscono questo mostro e ciò che può generare intorno a sé. Abbiamo vinto alla lotteria, ma è quella sbagliata. Sono una decina ogni anno i bambini che in Italia si ammalano di dipg, ovvero di glioma diffuso del tronco encefalico». Parola di Alessandra, operatrice sociosanitaria da mesi costretta a casa per accudire la figlioletta. Insieme al marito Adriano, militare di stanza al 132. Reggimento Carri di Cordenons, la famiglia di Poincicco sta affrontando una battaglia terribile, con forza d'animo e speranza. 


«Al momento non esistono cure mirate per il male che ha colpito Vittoria - racconta la madre -. L'aspettativa è di vita è di 9-12 mesi. Ma non ci arrendiamo. Io ogni mattina che mi sveglio con il suo sorriso e per me è già un enorme dono. Era una mattina di febbraio, una giornata come tutte le altre. Noi eravamo pronti per andare al lavoro, portare il fratellino dai nonni e Vittoria all'asilo. Lì si sono manifestati i primi sintomi».
La piccola ha 5 anni e mezzo: era sempre stata una bambina vivace, solare e piena di energie. Dopo i primi esami, la risonanza d'urgenza. «I 30 minuti più lunghi della mia vita - aggiunge la donna -, seguiti dalle parole del medico: Mi spiace, ma abbiamo trovato il peggio che potevamo trovare». Da quel momento le loro vite sono state sconvolte. «Affrontiamo giorno per giorno le cure: la radioterapia al Cro di Aviano, la chemio a Udine - dice ancora -. E ci affidiamo al buon Dio». In Italia è considerato troppo pericoloso operare chi è stato colpito dal glioma.


«Abbiamo però contattato in Germania un noto neurochirurgo - segnala la famiglia -. Attendiamo d'inviargli l'ultima documentazione medica per avere il suo responso». Ci sono anche un piano B e un C: un medico specializzato a Philadelphia, negli Stati Uniti, o uno a Sidney, in Australia. Ma si tratta di operazioni molto costose. Così i genitori hanno chiesto aiuto sui social (alla pagina Facebook Insieme per guarire) per le cure della loro bambina. La solidarietà ha già superato ogni aspettativa: in pochi giorni sono stati raccolti 34 mila euro. «Un grazie di cuore a tutti voi», dicono commossi i genitori di Vittoria, piccola leonessa dal grande cuore che non smette di lottare.
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Il Gazzettino