Malattia rara stronca bimbo di 19 mesi. La mamma: «E' stato bene per un anno»

Tommaso Prataviera
SAN DONA' - Tommaso e quel sorriso che neppure la malattia era riuscita a togliergli. Contagioso, coinvolgente, sereno nonostante tutto quello che ha dovuto passare fino a...

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SAN DONA' - Tommaso e quel sorriso che neppure la malattia era riuscita a togliergli. Contagioso, coinvolgente, sereno nonostante tutto quello che ha dovuto passare fino a quanto la nuova crisi lo ha strappato all'affetto di mamma e papà a soli 19 mesi. Tommaso Prataviera non c'è più, portato via da una malattia tanto terribile quanto rara e ancora sconosciuta agli stessi medici. Ma quel sorriso che gli riempiva il viso e illuminava gli occhi, rimarrà per sempre. Perché, come hanno ripetuto Gloria Rossetto e Stefano Prataviera, mamma e papà, «la cosa che non gli aveva tolto la malattia era il sorriso. Certo con noi, ma in generale con tutti aveva sempre un viso sorridente, sebbene fosse malato. Il sorriso non glielo toglieva niente e nessuno».


LA GIOIA E IL DOLORE Trentasei anni lui, trentadue lei, rispettivamente metalmeccanico e impiegata, di San Stino e San Donà, Stefano e Gloria si sono sposati nel 2014. Poi è arrivato Tommaso. «Un bimbo molto desiderato. Tra l'altro io uscivo da un momento difficile - racconta mamma Gloria - con mio papà che stava male. Poi il babbo è venuto a mancare una settimana prima della nascita di Tommaso». C'era il dolore per la morte del papà, ma anche la gioia per la nascita di Tommaso. La felicità più completa dura però solo un anno, fino a quando non è subentrata la malattia del piccolo. «Abbiamo trascorso undici mesi felicissimi. Poi, quando sono arrivate le prime crisi epilettiche del piccolo, sono stati momenti abbastanza particolari e complicati. Quando è tornato a casa, a giugno, abbiamo cercato di fargli vivere la vita nel migliore dei modi, anche portandolo fuori, magari con passeggiate a Jesolo, alla fiera di San Donà. Abbiamo goduto della gioia di Tommaso. E anche quando la situazione si è fatta più complicata, lui sorrideva sempre». 

DA SAN DONÁ A PADOVA Tommaso aveva una malattia rara, di cui non si sa ancora il nome e l'origine. «Gli provocava delle crisi epilettiche - spiega ancora la mamma - ed a seguito di una di queste se ne è andato. La prima si è manifestata quando aveva 11 mesi, però già da prima c'erano state delle avvisaglie perché non faceva quello che un bambino della sua età avrebbe dovuto fare». La famiglia è stata seguita dall'ospedale di San Donà di Piave, dove il piccolo è spirato, dalla pediatria di Padova e dall'associazione hospice pediatrico Padova onlus Isola che c'è. Quest'ultima è una realtà nata dall'iniziativa di un gruppo di genitori i cui bambini sono seguiti, o lo sono stati in passato, dall'hospice pediatrico di Padova - Casa del bambino. L'associazione si occupa di bambini con problematiche di dolore ed inguaribilità e delle loro famiglie. Nello specifico si impegna a sostenere le attività del centro regionale di cure palliative pediatriche-hospice pediatrico di Padova.


Verranno ora eseguite delle analisi per capire qual è la malattia che ha tolto la vita al piccolo Tommaso. «Analisi che serviranno a noi se vorremo avere altri bambini, ma anche per gli altri - conclude mamma Gloria -. Ho detto ai medici: usatele, ben venga, se si può salvare un altro bimbo». I funerali di Tommaso saranno celebrati domani, alle 14.30, in Duomo. 


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Il Gazzettino