Malattia, la storia di Sarah curata a Treviso. Ha 37 anni e lotta contro una rara cardiopatia congenita: «Grazie allo sport, ora la mia vita è migliore»

La storia diffusa nel giorno di San Valentino dall'Usl 2 Marca Trevigiana. La giovane è stata seguita dall'equipe di medicina dello sport del Ca' Foncello

Malattia, la storia di Sarah curata a Treviso
TREVISO - Sarah di 37 anni lotta contro una rara cardiopatia congenita. Il primo intervento quando era appena nata, il secondo a 26 ed ora aspetta il trapianto di cuore. E'...

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TREVISO - Sarah di 37 anni lotta contro una rara cardiopatia congenita. Il primo intervento quando era appena nata, il secondo a 26 ed ora aspetta il trapianto di cuore. E' sua la storia di coraggio e resilienza di San Valentino che l'Usl 2 ha condiviso sul proprio profilo social con l'inno de "Al cuore non si comanda". 

Sarah: «Grazie allo sport, ho migliorato la mia vita nonostante la malattia»

Ed è proprio con il suo cuore che Sarah deve fare i conti da quando è nata, combattendo contro quella rara malattia congenita. «Tra i moltissimi specialisti che ho incontrato, ho avuto la fortuna di conoscere l'équipe della Medicina dello Sport dell'Ulss 2 - racconta Sarah - Con la loro grande umanità, mi hanno fatto capire che grazie a una adeguata attività sportiva, personalizzata e monitorata, avrei potuto migliorare la qualità della mia vita. E così è stato: ho potuto seguire attivamente e con serenità la mia passione per la fotografia e, non da ultimo, questo grande miglioramento ha permesso di posticipare il trapianto cardiaco. Il supporto dell'équipe è stato fondamentale anche quando l'aver contratto il Covid ha sensibilmente peggiorato il mio stato di salute, lasciandomi senza forze e con parametri molto alterati. Grazie alla loro tempestiva presa in carico e a una riabilitazione di sei mesi, ho ripreso in mano la mia vita, posso lavorare e dedicarmi alle mie mostre fotografiche». Sono circa 4mila i neonati che ogni anno nascono con una diagnosi legata a patologie di cardiopatie congenite. Ora per Sarah la prospettiva è quella del trapianto di cuore. 
 

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Il Gazzettino