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ROVIGO - Una malattia che ha interrotto anzitempo il suo lungo cammino, fra i ragazzi come insegnante prima e come parroco poi: si è spento don Elio Beltrame, che dal 2003 era stato assegnato alla parrocchia di Roverdicrè. Aveva 80 anni, ne avrebbe compiuti 81 il prossimo 20 settembre. Era di Sarzano ed era stato ordinato il 20 giugno 1968. Quattro anni fa aveva festeggiato il cinquantesimo anniversario del suo sacerdozio, abbracciato dall'affetto dei suoi parrocchiani. Una figura importante per le comunità che ha guidato e per i tanti ragazzi che ha formato. Perché sapeva essere maestro. «Un grande maestro», rimarca Andrea con affetto. «Quante tirate d'orecchie che ho preso da lui», aggiunge con altrettanto affetto Mirella.
Il lavoro nelle parrocchie
Di parrocchie ne ha visitate, aiutate e condotte molte: Ariano, Fenil del Turco, Beverare, Pontecchio Polesine, Polesella, Cambio di Villadose, Canale, San Pio X. Infine Roverdicrè, dove ha lasciato un segno morale e spirituale ma anche fisico, con opere importanti come la sistemazione dell'ex asilo, della canonica, della chiesa. «Aveva a cuore in particolare le famiglie.
Rosario alla sua memoria
Stasera 18 luglio alle 20.30, invece, verrà recitato un rosario in sua memoria nella chiesa parrocchiale di Pontecchio. Perché un ricordo indelebile don Elio lo ha lasciato anche a Pontecchio, dove è stato parroco negli anni '80. «Un grande parroco specialmente per i ragazzi, sempre nei nostri cuori» sottolinea Lina, «Caro e immenso don Elio, lo ricordo con grande ammirazione e stima. Sapeva vedere oltre, sapeva leggerti dentro», aggiunge Fiammetta. Orlando lo ricorda in entrambe le sue vesti: «Don Elio ancora prima di essere Parroco di Pontecchio è stato mio insegnante di religione in 4^ e 5^ Geometri. Era molto amato da noi studenti perché era un'insegnante di religione un po' fuori dagli schemi tradizionali, la sua cultura, era laureato in Lettere, e la frequentazione dei giovani, prima in Università, poi come rettore all'Angelo Custode negli anni 80, sono state esperienze che gli hanno dato quel qualcosa in più che altri parroci non avevano. A lui, me lo diceva sempre, sarebbe piaciuto insegnare lettere ma... l'umile obbedienza. Sarà senza dubbio accolto Lassù senza risparmio di onore. Riposa in pace caro don Elio». Anche Massimo ne ha conosciuto entrambi i volti, che poi erano lo stesso, sorridente ed autorevole, senza però mai frapporre barriere: «Lo ho avuto come parroco a Pontecchio e come insegnante di religione sempre a Pontecchio: era una grande persona».
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