Morta a 54 anni l'imprenditrice Donella Celante, anima della Rotas Italia

Donella Celante, la rampolla della famiglia titolare della Rotas Italia, è morta a 54 anni
TREVISO La malattia l’aveva colpita tre anni fa non se ne è più andata spegnendo per sempre il suo sorriso a soli 54 anni. Donella Celante, rampolla della...

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TREVISO La malattia l’aveva colpita tre anni fa non se ne è più andata spegnendo per sempre il suo sorriso a soli 54 anni. Donella Celante, rampolla della famiglia titolare della nota impresa trevigiana Rotas Italia, si è spenta ieri mattina alla Casa dei Gelsi di Treviso dove era ricoverata da quindici giorni. Da anni, infatti, Donella combatteva contro un grave tumore al cervello da cui non si è purtroppo più ripresa nonostante avesse subito anche un’importante operazione. 


LA STORIA

Mamma amorevole di due ragazzi di 9 e 14 anni, Donella si era diplomata negli Stati Uniti con Intercultura per poi laurearsi in Economia aziendale all’università Cà Foscari di Venezia e diventare nel tempo responsabile dell’ufficio acquisti della nota azienda di famiglia, con sede in Via San Francesco di Sales e specializzata nella produzione di etichette per tutto il mondo, con tanto di inchiostro realizzato partendo dal vino, dalla lava, dalla roccia e dagli scarti in generale. Nonostante la sua riservatezza, era una fervente amante dei viaggi, tanto che per tantissimi anni era stata “Capogruppo” per “Avventure nel mondo”, grande community internazionale volta a sperimentare un modo alternativo di concepire il viaggio in gruppo. 


I RICORDI

«A Donella mi legava un’amicizia duratura iniziata ben venti anni fa - la ricorda una delle sue più grandi amiche, l’avvocato fiorentino Silvia Puricelli – Insieme abbiamo viaggiato tantissimo: dalla Cina al Centro America passando pure per il Botswana e la Libia. Stavamo via anche un mese intero, due volte l’anno quando possibile. Persona organizzatissima, era sempre disponibile con tutti. Insomma, una creatura straordinaria che consideravo una sorella acquisita. Mi mancherà moltissimo». Così, invece, la sorella Diletta: «Abbiamo perso una donna che era una forza della natura, buona con tutti e determinata. Per la nostra famiglia è stata un esempio di coraggio». Grazie al suo carattere “di ferro” Donella si era fatta pian piano strada nell’azienda di famiglia dove era considerata una figura indispensabile.


LA CARRIERA

Grande imprenditrice, aveva iniziato la sua carriera già a 18 anni quando il padre Francesco, fondatore della Rotas, le intestò una stamperia che produceva 10/15mila maglie al giorno con committente la famiglia Benetton. Un lavoro che la portò subito a diventare la più giovane e ricca ereditiera imprenditrice d’Italia. «Donella è venuta a mancare tra le mie braccia. Il dolore che provo per la sua perdita è indescrivibile, anche perché nessun genitore dovrebbe mai essere costretto a seppellire un figlio - sottolinea il padre – Con lei eravamo in totale simbiosi, era più del mio “braccio destro”, anche perché era nata nel mio stesso giorno e mese. Sono stato e sarà sempre un padre orgoglioso di quanto ha fatto e lasciato ovunque passasse. Leader nata ed imprenditrice illuminata, era così legata alla nostra azienda che, appena la notizia della sua scomparsa è diventata di dominio pubblico, ho ricevuto centinaia di messaggi di cordoglio sia dai nostri dipendenti che da altri imprenditori. Ci lascia un ricordo indelebile fatto di tante memorie che culleremo per sempre dentro di noi». Così, infine il marito Giampaolo, che aveva lasciato il lavoro pur di starle accanto nella malattia: «Donella era una donna tenace, volitiva, sensibile e con un lato tenero nascosto. La ricorderò sempre con la frase con cui era solita descriversi: “L’arroganza del Sole, la timidezza della Luna”». Oltre al marito Giampaolo, i figli Riccardo e Nicolò e il papà imprenditore Francesco, Donella lascia la mamma Cecilia, la sorella Diletta, il fratello Edoardo, oltre a tanti amici in tutto il mondo. Le esequie si terranno lunedì alle ore 15 al Duomo di Treviso.

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Il Gazzettino