Padova. Aggredita per l'auto in sosta nel posto disabili: «Ho la Sla e regolare permesso, hanno anche minacciato di picchiare mio marito»

La donna stava andando al cinema quando uno sconosciuto ha aggredito lei e il consorte perché non avevano la sedia a rotelle

Porto Astra
PADOVA - E’ stata insultata, sbeffeggiata e minacciata da uno sconosciuto per aver usufruito del parcheggio disabili al cinema Porto Astra in compagnia del marito. A...

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PADOVA - E’ stata insultata, sbeffeggiata e minacciata da uno sconosciuto per aver usufruito del parcheggio disabili al cinema Porto Astra in compagnia del marito. A scatenare la brutale aggressione verbale, accaduta lo scorso venerdì sera nei confronti della coppia di 50enni, l’osservazione che «nessuno a bordo dell’auto aveva la carrozzina». Fatto sta che, sedia a rotelle o meno, la donna vittima della vicenda è affetta da anni da Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) con pieno diritto di usufruire del parcheggio riservato perché in possesso del contrassegno disabili. Mortificata e segnata dall’episodio, nei giorni scorsi la padovana ha deciso di sporgere denuncia contro il suo aggressore per evitare che possa accadere di nuovo e per sensibilizzare su un tema tanto delicato come quello della disabilità.

Malata di Sla aggredita al cinema

«Essendo disabile perché affetta da Sla - spiega la donna - io e mio marito abbiamo parcheggiato al cinema Porto Astra con regolare permesso sugli stalli riservati. All’improvviso, appena scesi dall’auto, siamo stati aggrediti verbalmente da un uomo con capelli grigi crespi ed occhiali che si è messo a urlare contro di noi. Sosteneva che non avessimo il diritto di parcheggiare lì e domandava dove fosse la carrozzina. A nulla sono valsi i nostri tentativi di fargli vedere il permesso, per fagli capire che eravamo nel pieno diritto di usufruire del parcheggio riservato». L’incubo per la coppia però non finisce. «Siamo entrati al cinema - prosegue - ma quest’uomo ci ha continuato a seguire per offenderci. Ci ha dato degli impostori, teste di c*** ed espressioni simili. Purtroppo diverse persone nel cinema, sobillate dall’uomo, hanno iniziato a loro volta a insultarci dicendo che ci dovevamo vergognare. A quel punto, visto che a causa della malattia non riuscivo più a parlare, ho provato a spiegarmi scrivendo sul cellulare, ma non c’è stato nulla da fare. Anzi, l’uomo ha anche minacciato di picchiare mio marito». Per paura di subire danneggiamenti all’auto la coppia è uscita dal cinema, annunciando che si sarebbe rivolta alla polizia. «L’aggressore ci ha seguiti ancora, sbeffeggiandoci e dicendo “sì sì così ci divertiamo” - conclude la donna - costringendoci di fatto a spostare l’auto. Mi sono sentita morire dalla vergogna, spero che le conseguenze di questo choc non mi rimangano nel tempo».

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Il Gazzettino