Il parassita che ha causato la malaria alla bimba trentina di 4 anni morta a Brescia, dopo il ricovero a Trento, è lo stesso che aveva fatto ammalare i due bambini di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Oltre ai due bambini africani, all'ospedale di Trento c'erano anche la mamma e un fratello più grande, adolescente, ricoverati invece nel reparto degli adulti. Entrambi, come i bimbi più piccoli, due femmine di 4 e 11 anni, sono guariti e sono ormai stati dimessi. A parlarne è Nunzia Di Palma, direttrice dell'unità operativa di pediatria dell'ospedale.
«La famiglia è arrivata in ospedale portando le due bambine, perché avevano la febbre alta, dicendo che erano tornati da una settimana da un viaggio in Burkina Faso» riferisce Di Palma. «Il fratello maggiore, adolescente, era stato il primo ad avere sviluppato i sintomi e ad essere ricoverato nel reparto di malattie infettive, dov'è stata poi curata anche la mamma.
La procura di Trento indaga per omicidio colposo contro ignoti. Si punta ad accertare se siano stati seguiti i protocolli prescritti per le cure per ricostruire con precisione le tappe cliniche che hanno portato alla morte della bimba. La piccola non era mai stata all'estero.
Era stata ricoverata prima per diabete a Portogruaro e a Trento, poi era tornata in quest'ultimo ospedale, dove una prima volta le era stata diagnosticata una faringite e una seconda la malaria, fatale poco dopo il trasferimento a Brescia.
Terzo punto da verificare, se gli elementi che è possibile raccogliere lo consentiranno, è come sia avvenuto il contagio, quindi se attraverso strumenti utilizzati per le cure o a causa della puntura di una zanzara. Titolare del fascicolo a Trento, su cui sta lavorando il Nasdei carabinieri, è il procuratore capo, Marco Gallina, che è in attesa, tra l'altro, di acquisire dall'ospedale di Portogruaro (Venezia), la documentazione per i giorni di ricovero della piccola in quella struttura. Era infatti stata portata lì quando si era sentita male durante una vacanza in campeggio a Bibione. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino