Il salvataggio delle banche venete continua, oggi è stato nominato il collegio dei liquidatori per le popolari, intanto però Intesa Sanpaolo ha fatto un passo per...
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LA MAIL DI INTESA SANPAOLO
«La grande famiglia di Intesa Sanpaolo da oggi è più forte, grazie a tutte le persone di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca. Benvenuti!». Così si chiude la mail di Intesa. «Vi chiediamo di rassicurare tutti i vostri interlocutori - è scritto nel messaggio - a cominciare dai clienti, fornendo loro messaggi di serenità e di fiducia nel futuro. Come sapete - viene ricordato - ieri Intesa Sanpaolo ha deliberato l'acquisizione di una parte delle attività di BPVi e VB. Nel fine settimana ci siamo impegnati, tutti insieme, affinché oggi nella vostra operatività nulla cambi».
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IL COLLEGIO DI LIQUIDATORI
È a Fabrizio Viola che la Banca d'Italia ha voluto affidare il delicato compito per entrambi gli istituti di credito. Nel caso della Popolare di Vicenza saranno Claudio Ferrario e Giustino Di Cecco ad affiancarlo. Mentre il collegio dei commissari liquidatori di Veneto Banca sarà formato da Alessandro Leproux e Giuliana Scognamiglio, oltre allo stesso Viola.
IL CONTRATTO E LA "CLAUSOLA RISOLUTIVA"
Al prezzo simbolico di un euro, l'accordo prevede: «un perimetro segregato che esclude i crediti deteriorati (sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute), le obbligazioni subordinate emesse, nonché partecipazioni e altri rapporti giuridici considerati non funzionali all'acquisizione. Peraltro, a titolo di ristoro per i piccoli risparmiatori detentori di obbligazioni subordinate emesse dalle due banche, Intesa Sanpaolo stanzierà complessivamente 60 milioni di euro, che includono un importo come proprio intervento in aggiunta alla quota parte prevista del contributo del sistema bancario. Il contratto di cessione a Intesa San Paolo di alcune attività di Popolare Vicenza e Veneto Banca «include una clausola risolutiva - si legge in un comunicato di Intesa SanPaolo - che prevede l'inefficacia del contratto e la retrocessione alle banche in liquidazione coatta amministrativa del perimetro oggetto di acquisizione, in particolare nel caso in cui il Decreto Legge non fosse convertito in Legge, ovvero fosse convertito con modifiche e/o integrazioni tali da rendere più onerosa per Intesa Sanpaolo l'operazione, e non fosse pienamente in vigore entro i termini di legge».
GENTILONI: RECUPERARE I CREDITI DETERIORATI
«Ieri abbiamo deciso di destinare 5 mld di quei 20 mld» alle banche venete «poi mi auguro che la gestione dei crediti deteriorati consenta di recuperarli in tutto o in parte nei prossimi anni». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, intervenendo alla presentazione di Open Mater, all'Enel. «Credo che sia non solo legittimo ma doveroso per un governo serio farsi carico dei problemi che possono intervenire nelle nostre banche e imprese», ha aggiunto Gentiloni, «sarebbe stato singolare il contrario. Un regalo ai banchieri? Chi dice questo fa una cattiva campagna. Il messaggio molto chiaro è che lo Stato c'è».
MOVIMENTO CONSUMATORI: NESSUN SOSTEGNO AGLI AZIONISTI DANNEGGIATI
Dalla vendita fraudolenta di azioni delle due banche (misselling) in liquidazione e il decreto legge sulla liquidazione, sostiene il Movimento Consumatori, non contempla alcuna misura di sostegno o di tutela per questi azionisti incolpevoli. «Movimento Consumatori - afferma Paolo Fiorio, coordinatore dell'Osservatorio Credito e Risparmio MC - ritiene che tale esclusione sia ingiusta, irragionevole e incostituzionale.
Il Gazzettino