VENEZIA - La ricchezza diffusa nel Veneto è una potenziale attrattiva per la criminalità mafiosa, principalmente interessata a riciclare e reinvestire capitali...
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IL CASO 'Ndrangheta in Veneto, l'imprenditore vessato ora vive in una roulotte
Non sono un caso i 7 'ndranghetisti arrestati ieri dal Ros. In Veneto è costante il "pendolarismo criminale" con rapine a banche e oreficerie, grazie a basisti anche collegati alle organizzazioni mafiose del sud Italia. Venezia attira "cosa nostra" nel riciclaggio di capitali nel settore immobiliare. Non va scordato poi che la «mala del Brenta» è stata attiva per lungo tempo grazie anche ai buoni rapporti di Felice Maniero con con esponenti di primo piano di altre organizzazioni mafiose. La 'ndrangheta, specie calabrese, traffica in droga e il lo investe nella ristorazione, la ricezione alberghiera e l' autotrasporto. Significativi, nel gennaio 2018, i 16 arresti della Dia che ha fatto emergere il collegamento degli indagati con le famiglie Giglio di Strongoli (Crotone) e Giardino di Isola Capo Rizzuto (Crotone) che, con i proventi derivanti dalle false fatturazioni, acquistavano droga.
Un capannone a Vigonza (Padova) era usato come magazzino per l'attività edile e luogo di custodia della droga, armi e munizioni. Il riciclaggio di denaro era agevolato da dipendenti di una banca, ricompensati con cospicue somme di denaro. Nel marzo 2018 la Guardia di finanza ha arrestato 16 arresti persone legate alle cosche di Africo (Reggio Calabria), per traffico internazionale di cocaina, riciclaggio ed autoriciclaggio.
Tra i coinvolti, un elemento di spicco della 'ndrina Morabito di Africo ed un esponente della cosca Vadalà di Bova Marina (Reggio Calabria), coinvolto anche nell'omicidio del reporter Jan Kuciak e della sua compagna, nel febbraio 2018, a Bratislava, dove la cosca aveva trasferito i propri interessi economici. Sono, invece, di aprile i 17 arresti e il sequestro di beni per 12 mln all'organizzazione gestita da un imprenditore di Melissa (Catanzaro) che nel veronese si occupava di autotrasporto, mantenendo legami con pregiudicati calabresi. Presente in Veneto anche 'cosa nostrà stando all'emissioni della Prefettura di Verona di alcune interdittive antimafia. Il Veneto anche come regione 'rifugiò di latitanti: tra i gruppi più attivi, ci sono i Casalesi specializzata nella regione estorsione, usura e sequestro di persona.
La Dia poi, il 25 gennaio 2018, ha trovato in Messico un latitante dal 2007 che con la famiglia gestiva da anni un'attività di ristorazione.
Il Gazzettino