Infiltrazioni mafiose: commissariata: società "Depositi Costieri"

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TRIESTE - La società Depositi Costieri srl che opera nel Porto...

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TRIESTE - La società Depositi Costieri srl che opera nel Porto - occupandosi della movimentazione e dello stoccaggio dei prodotti petroliferi - è stata commissariata. Questo il risultato della Conferenza dei servizi che questa mattina – nel Palazzo della Prefettura in Piazza Unità – ha affrontato il caso della società nei confronti della quale, nelle scorse settimane, è stato emesso un provvedimento di interdizione antimafia in seguito a presunte infiltrazioni camorristiche. “La Conferenza dei servizi – riferisce il Prefetto di Trieste Annapaola Porzio – ha condiviso tutti i passi fatti finora e ha approvato la nomina di tre commissari, resa necessaria per garantire i livelli occupazionali e dare seguito al servizio pubblico del deposito costiero”. Tre i commissari nominati: si tratta del professore universitario Andrea Crismani, del generale dell’Arma dei Carabinieri in quiescenza Roberto Zuliani e dell’imprenditore udinese Matteo Tonon. Il commissariamento della “Depositi Costieri srl” durerà indicativamente sei mesi: “Può dipendere dalle vicende giudiziarie – precisa il Commissario di Governo – legate ad eventuali ricorsi e poi c’è il bando che l’autorità portuale di Trieste deve fare per la nuova concessione”.  La Procura aveva reso noto che era stata "accertata la sussistenza dei presupposti di fallibilità della società" in merito "alla situazione di insolvenza, a partire dall'ottobre 2016". La Depositi ha accumulato un debito "verso l'Amministrazione di oltre 32 milioni di euro, cui si aggiunge un debito di oltre 9 milioni di euro per sanzioni". Le indagini sono state condotte dal Nucleo Guardia Finanza Trieste e sono risalite all'acquisto" della stessa Depositi Costieri Trieste da parte della 'LIFE Srl'. "Le quote della 'Depositi Costieri Trieste S.p.A.' erano di proprietà della 'Giuliana Bunkeraggi Srl', di cui il triestino Franco Napp era amministratore e socio", che li ha ceduti alla "LIFE" per 4,5 milioni. La LIFE è composta da soci prevalentemente nativi della Campania". 


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Il Gazzettino