Volpago del Montello. È morto il maestro pedagogista Simone Piazza, aveva 50 anni

Volpago del Montello. È morto il maestro pedagogista Simone Piazza, aveva 50 anni
VOLPAGO DEL MONTELLO (TREVISO) - Il “sogno” del maestro e pedagogista Simone Piazza si è spento ieri mattina in un letto dell’ospedale di Castelfranco,...

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VOLPAGO DEL MONTELLO (TREVISO) - Il “sogno” del maestro e pedagogista Simone Piazza si è spento ieri mattina in un letto dell’ospedale di Castelfranco, dove una grave malattia lo ha portato via a cinquant’anni di età. Il suo ottimismo, il suo amore per la vita, per l’ambiente e per l’educazione, restano però un marchio indelebile per chiunque lo abbia conosciuto. Molto impegnato nel mondo dell’educazione, Piazza, originario di Fontane di Villorba ma residente sul Montello, nella zona di Santa Maria, dal 2008, ha lasciato una testimonianza di ottimismo, dedizione agli altri e fiducia assoluta nelle possibilità di miglioramento delle situazioni più difficili.


LA VITA
Laureato in scienze dell’educazione, era maestro elementare a Spresiano. Ha sempre coltivato, nella sua vita prima ancora che nel suo lavoro, l’obiettivo di un’educazione che davvero mettesse al centro il bambino. Ha effettuato numerosi viaggi in particolare in Colombia per il dottorato, dai quali ha tratto spunto per portare avanti i propri progetti. Da lì è nata ad esempio l’associazione “la Casetta”. Negli ultimi anni si è concentrato sul metodo della comunicazione non violenta. Ha collaborato con l’Albero del desideri di Montebelluna, ma anche con l’amministrazione comunale per dar vita alla consulta del ragazzi. «Il più grande sognatore che abbia mai conosciuto - dice l’amico Roberto Torrisi - amava la bellezza della vita. Al suo ritorno dalla Colombia abbiamo fondato il gruppo dei Los Colombianos, che allietava le sagre, in particolare a Santi Angeli. Quest’anno era troppo debilitato per partecipare e ciò è dispiaciuto moltissimo agli organizzatori. Nel periodo della malattia abbiamo creato però momenti di festa per lui e lui stesso, pure in ospedale, cantava con noi. Un ricordo davvero significativo». Commovente anche il messaggio di Loreno Miotto, insegnante e consigliere comunale: «Attento osservatore, disponibile, discreto, capace di tante progettualità - ha detto - Ha avuto la forza di raccontare con serenità e naturalità il suo percorso di dolore. Ha avuto sempre la vicinanza di tante amici impotenti di fronte ad un disegno incomprensibile. Ma la sua energia e fede hanno saputo leggere quelle righe storte, fatte di terapie e speranze, in maniera sapienziale».


L’ULTIMO SALUTO


Lascia la moglie Manuela, il figlio di sette anni Noah, la sorella Lucia, la mamma Giuseppina. Il funerale, officiato da don Bruno Baratto, si terrà lunedì alle 15 nella parrocchiale di Santa Maria della Vittoria. Ma non sarà un addio. «Continueremo in tanti la tua missione, amico mio - è un passaggio del bellissimo messaggio della fisarmonicista Francesca Gallo, a lui molto legata- Tu vai, libero, verso la tua strada. Grazie!». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino