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MARTELLAGO - Ci vorrà ancora un po' per mettere al loro posto tutti i tasselli, ma il mosaico è definito. Gli inquirenti che indagano sul pestaggio con rapina di lunedì sera in via Stazione a Maerne ai danni di un 18enne e un 14enne del posto restano abbottonati ma due conferme le danno: è stato individuato dai carabinieri di Martellago e della compagnia di Mestre il gruppo dei 7-8 giovani aggressori, descritti dalle vittime come alti, alcuni bianchi e altri di colore ma tutti parlavano l'italiano. E provengono da fuori città. Il cerchio attorno al branco è stato chiuso grazie al numero di targa di una delle loro auto, i video delle telecamere della zona, pubbliche e private, e le testimonianze acquisite. L'inchiesta, coordinata dalla Procura, però, è complessa, i reati pesanti: il lavoro dei carabinieri (i delinquenti erano travisati) ora sarà stabilire il ruolo avuto da ciascuno per contestare loro le rispettive responsabilità: chi ha picchiato, anche col manganello, ha rapinato, ha tenuto fermi gli adolescenti, chi ha guardato. «Un primo traguardo importante ma ora la pena sia congrua» ha commentato l'anticipazione il genitore del 14enne: le famiglie non hanno ancora ricevuto notizie ufficiali. Soddisfazione, con i complimenti ai carabinieri «per aver risolto il caso così in fretta», anche dal sindaco Andrea Saccarola. «Ora speriamo vengano consegnati il prima possibile alla giustizia» ha aggiunto. Dopo il ritorno mediatico della vicenda, l'allarme sociale e le lamentele di diversi cittadini, secondo cui l'episodio di brutale violenza non rappresenta un fatto isolato a Maerne, dove proprio quella zona sarebbe anche base di spaccio, il sindaco si è assunto l'impegno di verificare con forze dell'ordine, scuole, parrocchie e servizi sociali, «se stiamo facendo tutto il possibile per assicurare un ambiente sicuro ai nostri figli e ai cittadini».
NUOVE TELECAMERE
E intanto arriveranno altre telecamere.
Il Gazzettino