OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
La cantante vincentina Madame, coinvolta nell'indagine della procura di Vicenza su false vaccinazioni anti-Covid e tra i Big in gara a Sanremo, rompe il silenzio sui social. Spiega di essere «nata e cresciuta in una famiglia che per vari motivi ha iniziato a dubitare dei medici e della medicina tradizionale», ammette «non solo» di non aver fatto «prontamente il vaccino del Covid», ma anche di non avere «altri vaccini», ma spiega di aver deciso - dopo aver appreso di essere indagata - di rivolgersi a un infettivologo che le ha prescritto le vaccinazioni «essenziali». «Proseguo e proseguirò a completare tutte quelle necessarie per me e utili per gli altri».
La spiegazione di Madame sui social
«Mi sono presa del tempo per parlare di questo qualcosa di molto personale. Ci sono così tante cose da dire che non saprei da dove cominciare ma spero con tutto il cuore che qui troviate tutto». scrive Madame, al secolo Francesca Calearo, 20 anni, sui social. «Sono nata e cresciuta - spiega - in una famiglia che per vari motivi ha iniziato a dubitare dei medici e delle misure della medicina tradizionale spingendosi su ricerche alternative. In effetti non solo non ho eseguito prontamente il vaccino del covid, ma non ho altri vaccini. Non giudicherei a priori le scelte di una madre e di un padre innamorati di una figlia perfettamente sana dopo aver subìto un aborto qualche anno prima. Anche le cure mediche che ho ricevuto sono quasi sempre (tranne in casi in cui servivano medicine chimiche come antibiotici, antidolorifici o cortisonici) state naturali. Tuttavia, si fa presto a partire dalla ricerca di un'alternativa e finire in un girone infernale di complottismo».
La famiglia contraria ai vaccini
«Durante il covid - racconta ancora l'artista vicentina - i miei ci cascano. Dato che sapevo che quel che dicevano si avviava in una direzione ostinata e contraria rispetto a quello che la scienza esponeva, decido di tapparmi le orecchie e di non volerne sapere più nulla né da loro né dalla televisione.
Così, «una volta fuori dal marasma della pandemia - scrive ancora - con l'ansia quasi a zero e nessuna pressione esterna decido di iniziare a stapparmi le orecchie e cominciare finalmente a documentarmi senza chiedere aiuti esterni. Noto da video, documenti, dibattiti, interviste che tutto ciò che mi dicevano i miei erano esattamente le teorie che sostenevano dei personaggi ignoranti in materia medica e chiaramente sopraffatti dalla paura. Al che mi sono spaventata, e ho intuito di aver tenuto le orecchie tappate troppo a lungo. Un giorno a pranzo in montagna arriva una telefonata dalla questura. Il lunedì mi presento da loro, sono indagata. Questa situazione mi urla in faccia che devo fare una scelta, prendere coraggio e fare la mia ultima mossa».
Le indicazioni del medico
«Dopo una lunga chiacchierata con un medico infettivologo e una revisione delle mie ultime visite, lui mi prescrive una serie di vaccinazioni che reputa essenziali. Gli espongo ogni mio dubbio, lui pazientemente lo accoglie, mi risponde con disponibilità e io comprendo. Mi dà il contatto dei suoi colleghi del centro vaccinazioni e proseguo e proseguirò a completare tutte quelle necessarie per me e utili per gli altri. Grazie Dottore», sottolinea. E chiude con alcune considerazioni: «A tutte le persone che mi hanno scritto che ho fatto bene a non vaccinarmi e tutto, voglio invitarvi ad informarvi a mente lucida, senza farvi prendere dal panico. Fidatevi delle persone giuste. Nessuno vuole il nostro male. Lottiamo tutti quanti in fondo per un solo motivo: stare in salute e stare tranquilli. Queste parole sono indirizzate anche ai miei, che reputo persone davvero intelligenti ma prese da un timore che li ha condotti in contesti poco affidabili. Per fortuna questa vicenda ha fatto ragionare anche loro e ho ricevuto dei feedback positivi rispetto alle mie nuove prese di posizione. Questa è stata la vicenda. Questa è stata la morale. Non abbiate paura. Perché la paura blocca la vita. Io vi ringrazio dell'attenzione, del supporto e dell'amore che continuate a dimostrarmi per quello che stiamo costruendo assieme. Grazie della pazienza e dell'affetto. Ci vediamo molto presto».
Leggi l'articolo completo suIl Gazzettino