Luxottica, tamponi per i dipendenti (ma solo su base volontaria)

Luxottica, tamponi per i dipendenti (ma solo su base volontaria)
AGORDO - La fase 2 scatta anche in Luxottica. Con l’avvio, da lunedì 11, dell’esecuzione di tamponi a quei lavoratori che si offriranno volontari. Si...

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AGORDO - La fase 2 scatta anche in Luxottica. Con l’avvio, da lunedì 11, dell’esecuzione di tamponi a quei lavoratori che si offriranno volontari. Si inizierà negli stabilimenti di Agordo, Sedico e Milano che ospiteranno personale medico-infermieristico pronto ad accogliere a sua volta, nel rispetto della privacy, operai e impiegati disposti a sottoporsi al controllo relativo a un’eventuale presenza di Coronavirus. Tutto coordinato dal Dipartimento di medicina molecolare e virologia dell’Università-Azienda ospedaliera di Padova, diretto dal professor Andrea Crisanti, con il quale il colosso dell’occhiale ha siglato un accordo. «Il “metodo Italia” - sottolineano i vertici della multinazionale - sarà poi esportato in tutti i nostri stabilimenti sparsi nel mondo intero. Una sorta di “osservatorio” in accordo con i sindacati che in qualche modo speriamo possa fare scuola».

L’OBIETTIVO
«In questa fase di ripartenza delle nostre attività in Italia e nel mondo - hanno scritto i vertici di Luxottica ai propri dipendenti - la priorità del Gruppo è continuare a garantire salute e sicurezza delle sue persone. Nelle ultime settimane l’azienda ha avviato importanti tavoli di confronto, anche con il mondo scientifico e con le parti sociali, per dotarsi di regole chiare, semplici e quanto più possibile uguali per tutti, in tutto il mondo, per coniugare le raccomandazioni sanitarie e regolatorie e le esigenze del lavoro quotidiano. In questo contesto l’Italia si conferma laboratorio di idee per testare soluzioni da estendere al resto del panorama Luxottica, nel rispetto delle normative locali. L’azienda ha avviato un’importante collaborazione scientifica per la gestione della fase 2 e della prevenzione in tutti i suoi luoghi di lavoro con il Dipartimento diretto dal professor Crisanti. Il confronto con le parti sociali, inoltre, ha già portato alla creazione di un Osservatorio nazionale Luxottica per la fase 2 denominato “Insieme per ripartire”, per condividere proposte innovative in questo ambito».
IN CAMPO
Su queste premesse e con l’obiettivo di offrire un’ulteriore rassicurazione nella fase di ripartenza, Luxottica avvierà da lunedì una nuova sperimentazione nelle sedi di Agordo, Sedico e Milano (compresi in quest’ultima città i negozi di Salmoiraghi&Viganò), per offrire ai dipendenti, in una prima fase su base volontaria, la possibilità di sottoporsi a un tampone per la diagnosi di positività al virus Sars-CoV-2. «L’Ufficio risorse umane - spiega l’azienda - contatterà nei prossimi giorni chi potrà aderire all’iniziativa, sulla base dell’effettiva presenza in fabbrica o della possibilità di recarvisi. Il tampone sarà effettuato nei locali delle infermerie delle sedi di lavoro da personale medico-infermieristico, nel pieno rispetto della privacy e delle indicazioni delle autorità sanitarie. L’esito del test sarà spedito dal laboratorio di analisi direttamente a casa della persona e al medico competente. Nel caso di positività - anche in assenza di sintomi - verrà informata l’autorità sanitaria di riferimento. L’iniziativa sarà progressivamente affinata ed estesa al resto della popolazione Luxottica e a tutte le sedi italiane del Gruppo».
ENNESIMA ATTENZIONE

L’ennesima azione messa in campo dal cavalier Leonardo Del Vecchio e dai suoi collaboratori segue altre che in questi mesi di lockdown hanno alleggerito la quarantena alle migliaia di dipendenti. Tra tutte, per esempio, il pagamento di tasca propria della differenza necessaria per far raggiungere al dipendente in cassa integrazione la tradizionale paga “piena”. Ma anche, oltre al taglio volontario del propri stipendio da parte dei manager, il riconoscimento di un “contributo welfare” di 500 euro mensili in beni e servizi per tutti i dipendenti chiamati a prestare servizio nel periodo di emergenza sanitaria. Di contro, inevitabilmente vista la situazione, è prevista la riduzione del periodo di chiusura collettiva di agosto, che passerà da tre settimane alla sola di Ferragosto, per supportare la progressiva ripresa delle attività. A tutti i dipendenti saranno comunque garantiti 15 giorni consecutivi di ferie e un’ulteriore terza settimana.
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Il Gazzettino